Fin dai primi test il processore grafico integrato in A8X ha dimostrato prestazioni superiori non solo a quelle di Apple A7 di iPhone 5s, ma anche a quelle offerte da Apple A8 integrato in iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Il miglioramento è stato inizialmente attribuito a un possibile incremento della velocità di funzionamento interna, in ogni caso il divario risulta consistente e quindi non riconducibile esclusivamente al clock.
L’esame approfondito sul processore grafico integrato in Apple A8X è stato effettuato da AnandTech: pur mostrando tutte le caratteristiche tecniche principali della GPU PowerVR GX6650, la soluzione di Apple risulta più veloce, lasciando così ancora aperti dubbi sulle soluzioni adottate dagli ingegneri della Mela. Solo esaminando una recente fotografia del die del processore A8X la testata statunitense ha scoperto che invece di una soluzione a 6 core, come quella prevista da Imagination Technologies GX6650, la GPU di Apple conta su un cluster di 8 core grafici. In pratica il processore grafico di iPad Air 2 è sempre basato sull’architettura PowerVR della società del Regno Unito ma non corrisponde a nessun design originale proposto ai licenziatari, Apple inclusa.
Questo significa che Apple è partita dall’architettura GX6650 per crearne una versione personalizzata, ad hoc, più potente dell’originale. In linea di massima e per alcune operazioni grafiche, il cluster a 8 core della GPU di iPad Air 2 risulta il doppio più veloce di quello di iPhone 6 Plus, un incremento della potenza di calcolo che non sembra giustificato dal numero dei pixel che devono essere gestiti, infatti il phablet di Apple non ha la metà dei pixel a schermo di iPad Air 2.
AnandTech avanza una ipotesi: per realizzare un processore a 64bit con bus della memoria a 128 bit, il doppio di Apple A7 e Apple A8, occorre un elevato numero di connettori tra processore e scheda logica. Il processo di costruzione a 20 nanometri impiegato ha permesso di ridurre sensibilmente le dimensioni dei transistor, ma una superficie minima era richiesta per i colllegamenti. Così Apple avrebbe deciso di potenziare A8X e soprattutto la GPU integrando più core grafici per sfruttare lo spazio disponibile.
La personalizzazione e l’ottimizzazione della GPU però potrebbe avere anche un’altra spiegazione plausibile. Come è successo in precedenza per la CPU, gli ingegneri di Cupertino hanno prima modificato e leggermente rivisto l’architettura ARM e solo in un secondo momento hanno progettato quasi da zero interamente processori ad hoc per iPhone e iPad. Ricordiamo infatti che i primi iPhone e i primi iPad non integravano processori Apple Ax, bensì SoC anonimi costruiti da Samsung che Apple non ha mai indicato come costruiti in casa: solo successivamente con Apple A4 la multinazionale della Mela ha assegnato un nome specifico dichiarando che si tratta di processori mobile progettati da Cupertino.
Lo stesso potrebbe avvenire per la GPU: una volta presa dimestichezza con l’architettura e il funzionamento interno dell’architettura PowerVR di Imagination Technologies, Apple potrebbe poi procedere con versioni sempre più spinte ed elaborate, tanto diverse dal modello originale da poter essere tranquillamente definite da Cupertino come GPU mobile costruite in casa. Questa manovra non può essere esclusa: negli ultimi anni Apple ha assunto numerosi ingegneri specializzati in processori grafici e ha dedicato a questa divisione anche una sede staccata in Orlando, Florida.