I progressi compiuti su Intel sono costati, letteralmente, carissimi ad Amd. A testimoniare una pesante emorragia finanziaria che deriva essenzialmente dalla battaglia con il costruttore di semiconduttori di Santa Clara, è il bilancio trimestrale di Amd: perdite per 574 milioni di dollari, margini operativi al bassi previsioni poco rosee per l’immediato futuro.
Le ragioni del duro colpo con risultati largamente al di sotto delle attese (gli analisti si attendevano profitti per 10 centesimi, invece c’è stata una perdita di oltre un dollaro per azione) avuto nel corso del trimestre è in parte dovuto ai costi per l’acquisizione di Ati, ma in altra parte, la principale, è dovuta alla necessità di concorrere con Intel che si è lanciata aggressivamente sul mercato per riconquistare quote finite in mano all’avversaria. In questo confronto lo strumento dei prezzi al ribasso è stata la scelta attuata da ambedue le contendenti da cui è scaturito un fatturato di 1,74 miliardi di dollari contro gli 1,84 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno e margini di profitto erosi al punto da risultare preoccupanti.
La nicchia colpita più duramente è quella dei processori Opteron, destinati ai server, che non sono cresciuti numericamente e sono calati sensibilmente sotto il profilo del prezzo. Gli Opteron erano i prodotti leader per Amd e tra i più apprezzati dai clienti per l’ottimo rapporto tra prezzo, prestazioni e consumi. Ma in questo ambito Intel ha ora collocato i nuovi ed eccellenti Xeon che oltre al resto sono ora disponibili anche in versione quad core, mentre gli Opteron restano legati alla tecnologia dual core.
Amd ha manifestato fiducia su una ripresa a partire dalla seconda metà dell’anno in corso; Hector Ruiz, Ceo di AMD, ha ammesso che la sua azienda ha sottostimato la possibile pressione sui prezzi e sulla qualità dei prodotti, obbligando ad ‘affinamenti’, non precisati, sul modello di business ma gli analisti restano scettici sulle possibilità di un vero e proprio recupero. ‘Non hanno dato indicazioni precise ‘ ha detto Doug Freedman ‘ su come intendono combattere il montante rischio di una guerra dei prezzi lanciata da Intel e i prodotti sempre più concorrenziali della rivale’
A dimostrazione che gli investitori guardano con preoccupazione al futuro c’è la giornata di borsa di ieri. Il titolo AMD è sceso di oltre 8 punti percentuali ed è ora molto vicino ai minimi degli ultimi 12 mesi.