L’internet delle cose, il neologismo con il quale si fa riferimento ad oggetti e dispositivi connessi a internet, interessa tanti produttori: un po’ tutti stanno scalpitando per cercare di far affermare standard incompatibili tra loro. Apple da qualche tempo sta scommettendo la carta HomeKit, framework che consente di connettere in modo sicuro gli apparecchi di casa, per gestire e luci, termostati, chiusura e apertura di porte e garage e altro, grazie a un protocollo comune. Del framework in questione Apple dovrebbe parlare dettagliatamente nel corso della conferenza Made for iPhone (MFi) che si svolgerà in Cina questa settimana (dal 12 al 14 novembre), incontro dedicati ai produttori di accessori certificati.
In attesa di conoscere nuovi dettagli, alcuni produttori hanno cominciato a lavorare su nuovi interessanti prodotti. Elgato, ad esempio, ha qualche mese addietro annunciato la linea di accessori Eve, mentre Velvetwire il caricatore USB Powerslayer Blu con app dedicata e iDevice (la società nota per il termostato iGrill) ha un po’ di tempo addietro annunciato un investimento di 10 milioni di dollari destinati a prodotti e alla piattaforma HomeKit. Chris Allen, CEO e fondatore di iDevices ha detto: “L’arrivo di Apple nell’home automation è stato un punto di svolta nel settore, mettendo ordine al caos. Abbiamo subito compreso l’occasione che si è presentata e deciso di investire 10 milioni di dollari per ottenere il massimo beneficio possibile”.
iDevices non è la sola società ad aver intuito le potenzialità di HomeKit: anche Litehouse, una startup fondata da persone con esperienze in Amazon e Intel, ha sviluppato un modulo Wi-Fi di riconoscimento vocale destinato ai prodotti che sfrutteranno HomeKit. Con questo modulo i produttori di dispositivi per la domotica avranno a disposizione una piattaforma indipendente per controllare gli oggetti con la voce. Interessante notare che Siri supporta già HomeKit (basta, ad esempio dire “Buongiorno”, per accendere le luci in determinate stanze, regolare il termostato alla temperatura desiderata e aprire il garage). L’obiettivo di Litehouse, perché no, potrebbe essere quello di farsi comprare da una società più grande, forse anche Apple.