Il richiamo di Jobs a liberare la musica dai sistemi Drm sembra fare breccia, almeno questo si sarebbe tentati di dedurre da alcune informazioni raccolte dal Wall Street Journal secondo cui Emi a pochi giorni di distanza dalla lettera aperta del Ceo di Cupertino si sarebbe già mossa in quella direzione.
In particolare la società britannica, la terza casa di produzione musicale al mondo, avrebbe richiesto ad alcuni partner di fare un’offerta economica in cambio del catalogo in versione MP3 e priva di qualunque sistema di Drm. Secondo il giornale la decisione, in gran parte, dipenderebbe da quanto sostanziosa sarà l’offerta.
Emi può essere considerata la più ‘progressista’ delle grandi case discografiche. In passato i suoi vertici avevano affiancato Jobs nel sostenere, almeno in via transitoria, la politica del prezzo fisso per la musica su Internet. Più recentemente Emi ha anche distribuito alcuni brani selezionati privi di Drm.
Interpellata sulla consistenza dell’indiscrezione la portavoce di Emi Jeanne Meyer ha rifiutato ogni commento, sostenendo di non voler commentare le indiscrezioni.