Il cellulare è ormai ‘altro da sé’. Qualche anno fa non avremmo mai pensato di poter scattare fotografie con il telefonino, né poter ascoltare musica; per noi il cellulare era solo un aggeggio per fare telefonate e inviare qualche messaggio. A volte anche un ‘disturbo’, uno strumento quasi troppo invasivo.
Oggi invece è anche fotocamera, videocamera, lettore mp3, televisione portatile, radio portatile e navigatore satellitare.
Fino ad ora un telefonino poteva diventare un navigatore satellitare solo se abbinato ad un ricevitore GPS. Da domani le cose saranno ben diverse. Già alcuni brand, come Nokia, stanno lanciando telefonini che integrano chip GPS e che posso affrancarsi dall’inevitabile legame con il ricevitore.
Ora, proprio in vista del 3GSMWC di Barcellona, che sta tenendo banco in questi giorni in Spagna, SiRF Technology, nota società che produce tecnologie legate al GPS, si appresta ad annunciare una serie di novità , che potrebbero dare il ‘la’ ad un nuovo trend tecnologico.
L’annuncio sicuramente più interessante riguarda il lancio di un nuovo chip GPS, il GSD3t. Un chip dalle dimensioni minime (superficie di solo un centimetro), a basso consumo e a basso costo. Caratteristiche che promettono di abbattere le barriere che frenavano lo sviluppo del mercato dei dispositivi a localizzazione satellitare: i prezzi, non certo popolari, le dimensioni relativamente rilevanti e la non eclatante autonomia energetica.
Cosa significa tutto ciò?
Significa che potremmo ritrovarci chip di quel tipo in ogni dispositivo. La prima categoria a cui si può pensare è sicuramente quella dei telefonini. La maggior parte dei cellulari del futuro integreranno la tecnologia GPS con grande facilità – Che c’è di meglio che avere un navigatore satellitare nella propria tasca, sempre a portata di mano, invece che doverlo lasciare sempre in auto?
Si potrebbe poi pensare ad integrazioni finora ‘alternative’: inizieremo anche a vedere i GPS integrati in altri dispositivi. Una fotocamera digitale in grado di georeferenziare automaticamente le immagini scattate? Perchè no. Un MacBook ultraportatile con chip GPS montato? Si potrà sicuramente fare.
Questo interesse verso la tecnologia GPS è ben motivato: basta pensare al notevole incremento nella diffusione dei dispositivi di tracciamento satellitare venduti nell’ultimo anno.
Interesse rafforzato dagli altri annunci sempre di SiRF: l’accordo con Skyhook per la diffusione di una nuova piattaforma per il posizionamento geografico, in grado di sfruttare un sistema ibrido fra GPS e Wi-Fi; un’alleanza con Openwave, società leader nella fornitura di infrastrutture di mobilità per il wireless; lo sviluppo di un nuovo protocollo per l’interoperabilità testato in collaborazione con Nec collaborazione con NXP Semiconductors, altra società leader nella produzione di piattaforme senza fili dedicate alle gradie industrie.
SiRF ha già dichiarato che supporterà con la sua tecnologia i prossimi UMPC (Ultra Mobile PC) in uscita.
La forte spinta verso il GPS e le caratteristiche della tecnologia in arrivo promette di allargare le funzionalità soprattutto dei telefonini, privi ormai della loro originaria personalità e divenuti ormai del ‘polifonini’ in grado di racchiudere le capacità di svariati dispositivi tecnologici.
Fino ad ora i telefonini si sono collocati su una fascia di mercato parallela a quella dei dispositivi che andavano ad imitare, senza grosse conseguenze. I lettori mp3 continuano a vendere, così come le fotocamere e le videocamere.
C’è da dire che per ora pochissimi cellulari possono eguagliare le caratteristiche delle loro singole controparti: sono veramente pochi i cellulari in grado di dare filo da torcere ad una fotocamera, così come nessun telefonino offre le stesse prestazioni di un iPod.
Forse con i GPS la storia potrebbe cambiare, includendo i telefonino molti pregi di cui i tradizionali ricevitori sono privi (portabilità e comodità su tutte) in aggiunta ad altre possibilità aggiuntive. Il GPS potrebbe diventare un semplice added-on, un plug-in e potrebbe perdere il suo status di dispositivo a sé.
Di sicuro il telefonino è ormai diventato un polo da’attrazione, in grado di concentrare in sé svariati tipi di tecnologia; tutto ciò in un mercato di enormi proporzioni che, secondo le stime, raggiungerà il miliardo di esemplari entro la fine del 2007.