Adobe sta considerando la possibilità di abbassare i prezzi per la sua suite Creative Cloud sui mercati europei. Questo quel che si è appreso a margine di un dibattito che si è svolto su DYI Photography.
La questione è evidenziata da un utente che aveva individuato tre prezzi diversi per la suite Creative Cloud sul sito tedesco di Adobe (ma anche sua altri siti EU) secondo il browser che stava usando: Google Chrome mostrava il prezzo più alto, Safari il più basso e Firefox una via di mezzo, con una differenza di circa il 23% del prezzo dall’opzione più economica alla più costosa. È partito un acceso dibattito al proposito, perché non tutti notavano lo stesso fenomeno.
È emerso però che la scelta del browser non era così importante, ma la variazione di prezzo era basata su qualche altro criterio – forse la presenza di un cookie sul browser, o l’indirizzo IP di provenienza, o qualche altra variabile decisa da Adobe sfruttando dati derivanti da un campione casuale, probabilmente frutto di una tecnica di marketing nota come il test multivariato, utilizzato dalle aziende per osservare se un cambiamento di prezzi o offerte di marketing produce un effetto in termini di vendite.
L’aspetto interessante, al di là delle ipotesi intorno alla vicenda, è che Adobe sembra stia testando in prezzi al ribasso: l’opzione di costo più elevata è quella già ampiamente in uso nei mercati in questione che però sul mercato europeo potrebbe scendere, nella speranza di stimolare l’adozione della Creative Cloud con degli abbonamenti a prezzi inferiori rispetto al costo attuale. L’adeguamento potrebbe comunque non diventare mai standard, ma non è da escludere che qualcuno degli utenti Italiani possa essere fortunato e trovarsi di fronte ad un prezzo vantaggioso. Suggeriamo quindi i nostri lettori di collegarsi a questo link per osservare eventuali cambiamenti nei prezzi e segnalarceli se disponibili anche sul nostro forum.