iCal e gCal finalmente insieme
Bisogna ammetterlo, la maggior parte dei servizi forniti da Google merita tanto di cappello: Gmail, Google Calendar, Google Earth e Documents & Spreadsheet testimoniano la geniale spinta innovativa del colosso di Mountain View.
La facilità e la semplicità con la quale è possibile utilizzare le applicazioni online della grande “G” contribuiscono alla sua diffusione, ben rappresentata dal successo di Gmail e di Google Calendar: applicazioni semplici ma non banali, complesse ma non intricate.
In questa prospettiva è normale che anche gli utenti Mac vogliano usufruire di queste possibilità , integrando le Google Apps con la Apple Apps.
Una fra le richieste più sentite era la sincronizzazione online fra Google Calendar e iCal. Finora era possibile solo una parziale integrazione: si poteva pubblicare gCal su iCal o viceversa, senza però poter modificare bidirezionalmente il calendario pubblicato. Funzione limitante, soprattutto per chi è abituato a lavorare da più postazioni e necessita di aggiornare da ogni dove i suoi calendari.
Spanning Sync finalmente introduce questa possibilità : potrete modificare il vostro iCal o il vostro gCal e ogni variazione sull’uno sarà applicata sull’altro, con una doppia sincronizzazione.
Avvertenze preliminari
Prima di presentare il programma, vanno evidenziati alcuni aspetti.
Innanzitutto Spanning Sync è in versione definitiva da poche ore, dopo molti mesi di beta test. Si tratta perciò di un applicativo giovane che potrebbe ancora soffrire di improvvise spigolosità , nonostante i test abbiano risolto tutti i problemi presentatisi. Per questa ragione raccomandiamo di salvare i vostri i calendari prima di procedere all’installazione.
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In secondo luogo, usando Spanning Sync sarete costretti ad inviare i dati dell’account Google ad un server privato, esponendovi a tutti i rischi del caso. Spanning Sync non mette in comunicazione iCal con gCal in maniera diretta, ma lo fa attraverso un server.
Il disclaimer del programma avvisa che le vostre informazioni saranno utilizzate limitatamente alle necessità tecniche, ma ci sembrava giusto avvertire di quest’aspetto legato alla privacy.
Fatte le dovute considerazioni, possiamo procedere ad esaminare il programma.
Via alla sincronizzazione
Un volta scaricato Spanning Sync, sarà sufficiente aprire la cartella e lanciare l’installazione automatica. Prima del processo di installazione, il programma vi inviterà a fare un back up dei vostri calendari, nel caso in cui non l’abbiate fatto precedentemente.
Istallato l’applicativo, Spanning Sync si aggiungerà nel pannello delle Preferenze di Sistema, a livello accessori.
Apparso il pannello delle preferenze del programma, potrete inserire i dati relativi al vostro account Google, attendere il recupero delle informazioni online e quindi scegliere quali calendari iCal sincronizzare con i vostri gCal e selezionare le modalità di sincronizzazione (ogni 10, 30 o 60 minuti, ogni giorno, ogni settimana o manualmente).
Sono poi disponibili un pulsante di sincronizzazione e un pulsante di reset, più l’opzione per mantenere l’icona del programma sempre visibile nella barra del menu.
Il pannello delle preferenze è ben progettato: contiene tutte le opzioni necessarie e sufficienti alla gestione della sincronizzazione.
L’unico difetto dell’applicazione è l’impossibilità di uscirne: un volta installata, sarà sempre attiva e presente.
Se, ad esempio, il processo di sincronizzazione dovesse incepparsi, non sarà possibile uscire dall’applicazione; dovrete attendere che si sblocchi automaticamente.
Di sicuro un opzione “esci dall’applicazione” sarebbe stata utile.
Il processo di sincronizzazione non ci ha creato problemi: in pochi secondi il nostro gCal è stato popolato con gli eventi contenuti in iCal e viceversa; aggiornando i calendari più volte, abbiamo potuto notare come la sincronia non abbia mai fallito, né generato errori.
L’unico problema riscontrato riguarda la sincronia di gCal con due Mac.
Infatti, se possedete ad esempio un secondo Mac, con relativo iCal (chiamiamolo iCal2) sincronizzato con il primo (iCal1) e decidete di sincronizzare anch’esso con il vostro Google Calendar tramite Spanning Sync, è necessario che, prima della sincronizzazione, iCal2 venga svuotato di tutti gli eventi.
Quest’ultimo verrà poi ripopolato con gli eventi di gCal. In caso contrario, Spanning Sync copierà tutti gli eventi di iCal2 su gCal, creando dei duplicati: Spanning Sync considererà l’iCal2 come un nuovo calendario, non in relazione a iCal1.
Queste problematiche evidenziano quelli che sono i principali limiti di Spanning Sync, cioè il fatto di essere ancora un prodotto giovane e acerbo.
D’altra parte dobbiamo ammettere che il supporto della comunità di utilizzatori è molto attiva e si prodiga senza indugio a correggere gli errori man mano che vengono scoperti e segnalati.
A questo proposito esiste un efficiente gruppo di discussione, pronto a supportare gli utenti con consigli e suggerimenti.
Altro punto a favore dell’applicazione è la piena compatibilità con le Google Apps for Your Domain e con iTunes e iSync, per sincronizzare anche cellulari, iPod e il futuro iPhone.
Conclusioni
Spanning Sync è sicuramente un programma da prendere in considerazione, se non altro perché è l’unica opzione disponibile in grado di coniugare iCal con gCal, almeno per ora: si vocifera che, con Leopard, Apple possa introdurre la possibilità di sincronizzare nativamente i due programmi di gestione calendari; questo potrebbe essere uno dei futuri campi di espressione della recentemente rinforzata alleanza fra la Mela e Google.
Nel frattempo non possiamo che consigliare a chiunque sia interessato ad avere iCal e gCal sempre aggiornati, di provare Spanning Sync, sempre tenendo presente quelli che sono i limiti di un prodotto ancora lontano dalla maturata stabilità .
Spanning Sync è scaricabile in versione dei prova dal sito ufficiale, che avrà un’autonomia di 15 giorni.
Scadute le due settimane potrete scegliere se acquistare una licenza annuale al prezzo di 25 Dollari, o una licenza definitiva per 65 Dollari.
Consigliamo di seguire questo link per un video dimostrativo del funzionamento del programma.