Si è capito da subito che era un lavoro ben fatto, da professionisti. Noi stessi l’abbiamo recentemente segnalato giudicandolo “imperdibile”. Nel frattempo, se ne occupano i quotidiani di tutto il mondo e si scopre che il creatore del clip – ispirato al “1984” orwelliano e realizzato sulla base della più nota pubblicità Apple di tutti i tempi – ha utilizzato un Mac, un comunissimo Mac, a dire il vero, per realizzare un lavoro che… gli è costato il posto. Ironia della sorte.
Il regista del clip si chiama Philip de Vellis, 33 anni, attivista democratico i cui connotati e curriculum sono finiti nel tritacarne della politica che – si sa da tempo immemore – non ha mai amato la satira. Così la Blue State Digital, la società di consulenza informatica presso cui lavorava, dopo essersi dichiarata all’oscuro di tutto, l’ha licenziato. Peccato, perché il clip che tutti gli appassionati Mac conoscono è stato lavorato proprio bene, dimostrando indubbie doti di creativo e informatico. Lo stesso Obama, avversario della Clinton alle prossime primarie ha giudicato il clip “decisamente straordinario” per gli aspetti tecnici. Che il suo staff usi solo cloni windows?
[A cura di Fabio Bertoglio]