Oggi all’una Apple ed Emi terranno una conferenza stampa congiunta. I contenuti dell’annuncio, che emerge da alcuni siti che hanno ricevuto una comunicazione dalle due società , deve essere di rilievo visto che è prevista la partecipazione dei due amministratori delegati, Eric Nicoli di Emi e Steve Jobs.
Secondo la BBC la presentazione, che introdurrà ‘una nuova eccitante offerta digitale’ potrebbe avere a che fare con il catalogo dei Beatles. I Fab Four sono infatti distribuiti proprio da Emi e la loro casa di produzione (Apple Corp.) aveva più volte fatto sapere nel corso dei mesi passati che si sta apprestando il momento del lancio di una versione digitale della loro musica.
La BBC suppone che se non si trattasse dei Beatles la presentazione potrebbe essere connessa ad iPhone. Nicoli nei giorni scorsi aveva elogiato la capacità di Apple a rendere semplice il download di canzoni da Internet e la capacità di Cupertino di creare sistemi che partono dalle esigenze della gente.
Al momento l’ipotesi più credibile sembra però essere quella del Wall Street Journal secondo cui la conferenza stampa serve ad annunciare la disponibilità di tutto o almeno una parte significativa del catalogo musicale Emi in forma sprotetta, privo cioè di Drm.
L’ipotesi appare credibile visto che Emi è stata fino ad oggi la casa discografica che più di altri ha fatto propria la tesi espressa da Jobs nella sua famosa lettera aperta e nel corso della quale il Ceo di Cupertino sosteneva l’opportunità di eliminare i sistemi di tutela dalla copia per fare fronte ad una serie di problematiche, come ad esempio i sistemi chiusi. Jobs sottolineava anche il fatto che proteggere la musica in vendita on line e distribuire canzoni senza forma di tutela alla copia su Cd rappresenta un controsenso o se non altro una forma di incentivo a scaricare musica protetta da Internet invece che rivolgersi ai negozi ufficiali.
L’opinione di Jobs era stata bacchettata da più fonti. Alcune case discografiche, come Warner, avevano respinto al mittente la sua tesi, sostenendo che non esiste alcuna ragione per cui si debba vendere musica senza Drm se tutti gli altri media digitali sono coperti da sistemi anti-copia. Altri protagonisti del settore, pur concordando in linea di massima con Jobs, lo sollecitavano a passare dalle parole ai fatti offrendo in forma non coperta da sistema Drm tutta la parte dell’offerta di iTunes che non faceva parte delle grandi case discografiche.
Solo Emi era apparsa sostanzialmente in linea con l’opinione di Jobs anzi aveva dichiarato che l’ipotesi di distribuire musica senza Drm era una ipotesi allo studio e che entro breve avrebbe attuato qualche progetto che prevedeva proprio l’offerta di canzoni senza tutela dai Drm. Trattative in questo senso erano partite poco dopo ed Apple era tra le realtà che avevano iniziato una discussione con Emi che chiedeva per distribuire musica non protetta un’adeguata contropartita economica. Secondo alcuni media la trattativa si era però arenata per le difficoltà connesse all’eccessivo costo che avrebbe avuto il catalogo Emi privo di Drm, difficoltà che però potrebbero essere state superate e dare il via ad un processo che potrebbe stimolare l’intero movimento a seguire questa strada e aiutare Apple a dare un taglio alle polemiche in corso con le associazioni dei consumatori che l’accusano di tenere vincolati artificiosamente i clienti che acquistano musica da Internet proprio facendo leva sui sistemi Drm.