Come si è visto sul web in queste settimane dall’uscita della Apple Tv, ci sono un sacco di appassionati che si sono dedicati allo sviluppo di soluzioni per far diventare la Apple Tv sostanzialmente un Mac molto economico (anzi, attualmente il più economico a 299 euro, e anche il meno potente in assoluto). Dopotutto, anche Apple ha annunciato che non farà niente per bloccare questo sviluppo “naturale” con i futuri aggiornamenti, se non ricordare che alla fine si elimina la copertura della garanzia e che quindi buon senso e attenzione sono sempre consigliati. Equo.
Ma adesso c’è qualcosa di più. I più giovani conoscono forse meno la scena dell’emulazione (che aveva visto il Mac tra i protagonisti negli anni scorsi con ottimi siti come Emulation.net, oggi purtroppo chiuso, e una buona sezione su Zophar.net, anche questo recentemente chiuso), ma grazie al software è possibile convincere il computer che si sta utilizzando un’altra macchina. Un po’ come Virtual Pc o VMWare o Parallels, solo che anziché far girare un altro sistema operativo fa funzionare un hardware del passato remoto. Ad esempio, i buoni vecchi Nintendo Nes e Snes, Sega Genesis, Nintendo 64 e persino il Mame (emulatore nato in Italia per gestire i giochi da bar).
Il problema non è tecnico: se si va sul sito in questione, si trova tutto quel che serve e le annesse spiegazioni. Il problema è di natura legale: già l’emulazione di hardware proprietario di console non è del tutto chiaro se sia legale (il reverse engineering delle rom e dei chip customizzati non è ammesso dalla legge in molti paesi), ma di sicuro scaricare le rom, cioè le immagini digitali del software contenuto nelle cartucce dei videogiochi o dei coin-op degli arcade, non è affatto legale. Probabilmente, neanche se si possiede il software originale nel suo formato natio.
Però, non prendiamoci in giro: Internet è piena, così come di Mp3 e Divx, anche di Rom dei giochi. Tonnellate. Vecchi, nuovi: si trovano le immagini dei dischi Umd della Psp di Sony (poi, con un apposito hack, si possono trasferire sulla memory stick della Psp e giocarli senza averli legalmente comprati) oppure quelle del Nintendo Ds (che si possono caricare su una apposita cartuccia da quattro giga – ne può contenere un centinaio – e giocarseli anche qui senza averli acquistati legalmente.
Così si uccide ovviamente l’industria che si ama di più, vale a dire quella dei videogiochi. Però, lo spirito degli hacker che costruiscono la maggior parte di questi emulatori, ad esempio del SuperNintendo o Snes (o Super Famicon in Giappone) è diverso. L’idea è quella dell’abandonware, cioè di giochi vecchi per hardware non più in commercio e quindi “estinti” o “abbandonati”. Per ridare loro nuova vita, dato che alle aziende che li hanno prodotti paiono non interessare più, ecco che l’emulazione consente di recuperare vecchi classici, praticamente capolavori del passato. Solo in emulazione dello Snes si può giocare uno dei più bei giochi di ruolo – se non il più bello in assoluto – realizzato dalla giapponese Square, cioè Chrono Trigger. Oppure recuperare vecchi arcade come Metal Slug, che peraltro festeggia i dieci anni come serie e negli Usa e Giappone è già stato ripresentato per Psp con l’antologia dei primi sette capitoli tutti sullo stesso Umd.
Insomma, giocare in emulazione (su Mac e Pc si può fare senza problemi, e anche sulle console di ultima generazione girano versioni speciali degli emulatori dei loro lontani antenati) arriva anche sulla Apple Tv. E questo apre una nuova frontiera che non mancherà di innervosire Apple, che probabilmente come per l’iPod sta studiano giochi da vendere attraverso iTunes, ma che farà felici non pochi appassionati. Provare per credere…