L’associazione dei produttori cinematografici americani sta pensando di autorizzare la copia di film per la riproduzione in digitale su dispositivi come iPod ed Apple Tv. La notizia, che potrebbe rivoluzionare l’industria dell’intrattenimento digitale, è stata diffusa nel corso della LexisNexis Conference, un incontro a sfondo legale che ha affrontato la tematica dei Drm.
Secondo quanto riporta il sito ArsTechnica, durante uno degli incontri Dan Glickman, capo della Mpaa (Motion Picture Association of America), la potente associazione degli operatori americani del mondo della cinematografia che tiene in pugno l’intero settore a livello mondiale, avrebbe auspicato che l’attuale legge che impedisce il ‘ripping’ sia modificata consentendo a chi possiede un Dvd di fruirne i contenuti su vari media, siano essi un dispositivo portatile che un computer come un sistema per l’intrattenimento digitale da usare su reti domestiche. Consentendo il download dei film su Hd o su altri media la Mpaa aprirebbe alle grandi aziende e ai grandi sviluppatori hardware e software quell’universo oggi sostanzialmente circondato da un’aura grigia, gestito da piccole software house che operano al limite della legalità o da piccoli sviluppatori shareware che operano a suon di hack per aggirare i sistemi Drm.
Secondo ArsTechnica la Mpaa per mettere a frutto il suo piano che ingigantirebbe il mercato dei film in digitale sta pensando di chiamare a raccolta tutti i principali protagonisti del settore. Ad essi verrebbe chiesto di elaborare rapidamente una strategia e le necessarie tecnologie, tra cui anche quelle necessarie per non aprire completamente le porte al mondo della pirateria. Tra le aziende evocate a fare la loro parte ci sarebbe in prima fila proprio Apple, vista come un leader del settore.
Il primo passo sarà dunque quello di convocare, rapidamente, un tavolo di discussione nel corso del quale verificare ogni aspetto sotto il profilo tecnico e legale. Nel corso di questi incontri saranno affrontate le discussioni sia sulle modalità dell’apertura legale dei contenuti digitali, sia i tempi. Al momento proprio quest’ultimo è l’aspetto meno chiaro di tutta la vicenda visto che si è solo allo stadio preliminare, ma, come dice Dean Garfield, responsabile degli affari legali della MPAA, ‘i consumatori sono impazienti e anche noi dobbiamo essere impazienti’. In caso contrario sarà l’illegalità a trionfare senza alcun beneficio per chi detiene i diritti sui contenuti.