La musica senza Drm arriva anche su Amazon. Rispettando quanto anticipato da diverse fonti già qualche settimana fa, il colosso del retail in rete segue, dunque, le orme di Apple che aveva dato il via a questo trend con un accordo stipulato con Emi.
Da quanto si apprende proprio Emi dovrebbe essere la prima etichetta a fornire la sua musica priva di sistema di protezione dai diritti digitali, ma accanto alla casa discografica britannica dovrebbero arrivare un gran numero di altre società visto che Amazon nel suo comunicato parla di ‘milioni di brani entro la fine dell’anno’ e di ‘12mila etichette’. Se in questa folla ci siano anche le grandi, Warner, Universal e Sony BMG, che con Emi costituiscono le principali editrici musical, non è facile da dire. Warner ad esempio ha sempre sostenuto di non vedere alcuna logica nella cancellazione dei sistemi di tutela dei contenuti digitali dalla copia.
Amazon, codificherà al sua musica nel tradizionale formato MP3. Non viene specificato però se la musica senza DRM avrà un costo superiore rispetto a quella protetta né quando le operazioni del negozio privo di Drm saranno lanciate. Gli unici indizi arrivano da qualche breve dichiarazione che punta ad un generico ‘prima della stagione dei regali di Natale’.
Quel che appare certo, oltre il fatto che ora la musica di Amazon potrà suonare anche sugli iPod, è che Apple pare avere aperto una falla nella diga e che ora la falla sta diventando sempre più grande. Ricordiamo che fu proprio Jobs, con una lettera aperta pubblicata sul sito di Cupertino, ad invocare la cancellazione dei Drm quale sistema per liberare la concorrenza ed eliminare radicalemente tutte le polemiche sui sistemi chiusi. Molti analisti dissero allora che se quel concetto fosse passato, la concorrenza non sarebbe potuta restare ferma troppo a lungo. Cosa che sembra che stia accadendo.