Apple ritarda ancora Leopard e iPhone. Anzi no. Un brivido per qualche ora ha percorso le schiene degli appassionati della Mela come quelle degli investitori per poi rientrare, smentito dalla stessa fonte dell’indiscrezione.
Tutta la vicenda è sorta da una notizia di Engadget, un sito solitamente non noto per sbilanciarsi troppo in rumors ‘fatti in casa’ oltre che abbastanza affidabile (benché certo non serioso come altri siti di tecnologia). In un ‘lancio’ del pomeriggio la notizia: iPhone sarebbe arrivato ad ottobre e il sistema operativo addirittura a gennaio. Una notizia brutta, addirittura pessima che se confermata avrebbe portato certamente la fiducia degli osservatori sulla capacità di Apple di non sbagliare (quasi mai) a vacillare. E anche se l’intera storia appariva assurda, soprattutto perché solo qualche giorno fa Apple aveva confermato sia le date di rilascio di iPhone che quelle di Leopard, partiva il crollo verticale delle azioni AAPL che dal territorio positivo sono scese nel giro di qualche minuto del 3%.
Nel giro di pochissimo però è arrivata la smentita e a fornirla è stato lo stesso Engadget che ammetteva di essersi ingannato. Nello spiegare però come le cose sono andate, il sito ha suscitato molti dubbi alcuni dei quali decisamente inquietanti, almeno per il management di Apple.
L’indiscrezione sarebbe infatti stata generata da un messaggio di posta elettronica spedito dai sistemi interni di Apple e inviato a migliaia di dipendenti della Mela. Il messaggio comunicava il ritardo e la distribuzione di un comunicato stampa. Successivamente è stata la stessa Apple a precisare che quel messaggio era falso e non andava considerato come spedito dal management di Cupertino. Quel che non si poteva però smentire, secondo Engadget, era il fatto che il messaggio provenisse realmente dai server di Apple.
Se quel che sostiene Engadget è vero si aprono solo due scenari: un errore di comunicazione interna o, ancora più inquietante quanto probabile, qualcuno che si è introdotto nel sistema email e ha inviato il messaggio di cui sopra. Quale sia stato il caso probabilmente non lo sapremo mai, quello che è certo è che in questo momento in qualcuna delle stanze più interne di One Infinite Loop più di qualcuno sarà già sotto torchio. Tutti gli altri possono respirare.