Gli avvocati di Apple affilano le armi. Nel mirino una società che fa uso di palesi richiami a marchi registrati, loghi e elementi del marketing di Cupertino. Non ci sarebbe niente (o poco) di nuovo non fosse che la società che potrebbe presto essere portata in tribunale è Ann Summers la cui specializzazione sono oggetti per adulti.
A scatenare Apple è specificatamente iGasm, un vibratore che si connette ad iPod (o ogni altro player Mp3). Per la casa della Mela sarebbe inaccettabile non solo il nome del “gadget”, ma anche la grafica che ne accompagna il lancio sul sito di Ann Summers. In particolare una silhouette su sfondo rosa più che ammiccante che clona esplicitamente la pubblicità di Apple.
Jacqueline Gold, amministratore delegato di Ann Summers, non pare troppo preoccupata della lettera ricevuta dai legali di Apple, che invece preoccupati (probabilmente non immotivatamente) lo sono dall’accostamento con i prodotti non propriamente “per tutti” della società britannica e minacciano “azioni legali se le immagini non saranno rimosse”. “Penso che potremmo mandare loro un iGasm – dice la Gold – per farli sorridere un po'”