Apple sta chiedendo alle etichette discografiche di ridurre i prezzi richiesti per gli abbonamenti ai servizi di musica in streaming, in modo da poter offrire una versione rinnovata del servizio Beats Music a meno di 10$ al mese. Lo riferisce Re/code, secondo il quale la Casa della Mela sta sviluppando anche nuove funzionalità specifiche per il servizio.
Apple non avrebbe in programma di rivedere il servizio di abbonamento di musica in streaming Beats Music fino al prossimo anno. La società sta discutendo con le etichette musicali ma le trattative sarebbero ancora nelle fasi iniziali. Qualche settimana addietro si era vociferato di cambiamenti entro febbraio, in tempo per i Grammy Awards.
La società ha già in passato battuto i concorrenti, pagando meno royalty rispetto ad esempio a Pandora nel corso delle negoziazioni per la nascita di iTunes Radio nel 2013. I dirigenti delle case discografiche erano in precedenza preoccupati dai servizi di streaming per la possibile cannibalizzazione delle vendite dei CD, ma hanno in seguito accettato le offerte, benché molti osservatori ritengano che il prezzo da pagare sia ancora alto in un mercato nel quale i consumatori spendono al massimo 10$ al mese. Negli ultimi anni si registrato un boom delle piattaforme che offrono musica in streaming; un recente rapporto della società Midia Research redatto ad agosto di quest’anno, evidenzia che in Inghilterra, Stati Uniti e Brasile il 30% degli appassionati usufruisce di questi servizi e un quinto di loro lo fa a pagamento.