Sono stati Apple Tv e iPhone i due grandi protagonisti dell’intervista che Jobs ha terminato solo pochi minuti fa a D: All Things Digital. Il Ceo di Apple, dialogando con il giornalista del Wall Street Journal Walt Mossberg, ha incentrato il suo discorso su questi due elementi della strategia di Apple e pur senza rivelare enormi novità ha aperto piccole ma interessanti finestre sia ul futuro sia del media extender che del cellulare.
Per quanto riguarda Apple TV, introduzione di Youtube nel menù a parte di cui abbiamo giù scritto separatamente, Jobs ha fatto chiaramente intendere che ci sono molte idee su come incrementare le sue funzioni “e verranno gradatamente alla luce.
Quello che pensiamo è che un navigatore web non è la cosa che si desidera quando si sta seduti in salotto”. Tra le prospettive cui Jobs ha fatto cenno c’è anche la possibilità di riprodurre video ad alta definizione e acquistare contenuti sempre ad alta definizione su iTunes, anche se non sembra che questa scelta sia imminente. Jobs ha poi respinto la definizione di Apple TV come set top box. “Troppi problemi – ha detto il Ceo – preferiamo pensare ad Apple Tv come il lettore DVD dell’era di Internet”
Per quanto riguarda iPhone Jobs ha fatto cenno ad alcuni dettagli di funzionamento fino ad oggi non noti. Ad esempio il telefono sarà in grado di scoprire automaticamente, come un Mac, la presenza di una rete Wifi e di connettersi ad essa se c’è stato già collegato.
La compatibilità con le reti wireless viene reputata molto importante da Jobs, più importante addirittura della compatibilità con le reti 3G: “le reti Wifi esistenti – ha detto il Ceo di Apple a Mossberg che gli chiedeva conton della mancanza di compatibilità con l’Umts di iPhone – sono dieci volte quelle che ho sempre pensato fossero. Il Wifi è più veloce di qualunque 3G e anche Edge è molto veloce”
Jobs ha poi aperto una porta sull’installazione di software di terze parti in iPhone. Pur ammettendo che al momento ci sono ancora diversi dubbi inerenti la sicurezza, l’amministratore delegato della Mela ha sottolineato che nei laboratori di Cupertino si sta lavorando per cambiare questo stato delle cose: “se sarete pazienti – ha detto – ciascun avrà quel che desidera”, ovvero Apple la sicurezza e i clienti la possibilità di installare nuove applicazioni.
Tra gli elementi di discussione c’è stata anche la mancanza di una tastiera vera e propria, una scelta che Jobs ha smentito essere un potenziale problema: “in una settimana, il tempo di abituarsi – detto Jobs – e si vola nello scrivere.
La tastiera virtuale consente di usare lo spazio per altre cose per cui una tastiera non serve; si tratta di uno strumento molto flessibile”. Jobs si è detto molto fiducioso sul fatto che anche nel momento in cui altri copieranno il fattore di forma di iPhone, ben difficilmente riusciranno a carpirne lo spirito, come accaduto con con iPod “che se ci si pensa – ha detto Jobs – iPod altro non è che un prodotto software impacchettato in un hardware esteticamente piacevole. I giapponesi non sono riusciti a fare nulla di simile” e per iPhone, lascia intendere Jobs, sarà la stessa cosa. “Siamo cinque anni avanti rispetto a chiunque”, ha detto con orgoglio il capo di Apple.
Tra i fattori che rendono migliori iPhone c’è il sistema operativo “un vero e proprio Mac Os X con una differente interfaccia e senza alcuni dati, come gli sfondi scrivania, i suoni”.
Tra il software che Jobs ha citato esplicitamente come un punto di forza c’è iTunes, anche se per il momento non sembra che Apple sia intenzionata a lanciare un vero e proprio negozio da usare con iPhone. Jobs cita tra i problemi i costi e la difficoltà di usare il dispositivo per navigare tra i cataloghi di musica e video. Jobs comunque ammette che non si debba mai dire mai.
Sul video portatile, che con iPod ha avuto un discreto successo, il Ceo ammette di essersi sbagliato: “il video è la prima se non la seconda ragione d’acquisto di iPod. Il video non è una moda passeggera e lo useremo per crescere”, un’affermazione che sembra suonare come la conferma di futuri dispositivi da tasca studiati appositamente per il video.
Jobs ha poi fatto cenno al “sistema chiuso” rappresentato dall’ecosistema di iPod e iTunes, respingendo le affermazioni dei concorrenti. “in ogni iPod ci sono in media 25 canzoni acquistate da iTunes – ha detto Jobs – lo stesso concetto che vincoliamo i clienti è ridicolo. La gente compra iPod perchè è il miglior prodotto”
Infine anche una nota personale, sullo proprio stato stato di salute. Rispondendo ad una domanda in proposito Jobs ha detto ridendo: “Sono ancora in piedi. Mi sento molto bene, grazie”.
Ecco alcuni estratti dell’intervista: