Apple ha inviato una mail agli sviluppatori e ai beta tester del programma Appleseed che stanno provando in anteprima la beta di OS X 10.10 Yosemite chiedendo di collaborare al primo AirDrop Test Fest. I test fest sono prove che consentiranno di focalizzarsi su funzionalità verificando eventuali problemi e incompatibilità. Apple ha preparato una sezione sul sito dedicato a beta tester dove gli utenti potranno indicare i risultati di alcune prove e contribuire con osservazioni. Un sondaggio sarà disponibile per il Feedback Assistant (applicazione che consente di inviare rapporti ad Apple) e a chi aderisce, saranno indicati i passaggi da effettuare. Per testare AirDrop servono o due Mac del 2012 o seguenti o due precedenti modelli che supportano la precedente generazione di AirDrop. Sui Mac in questione dovrà essere installata l’ultima beta di OS X 10.10 Yosemite e sarà anche possibile testare funzionalità di interscambio con iPhone e iPad.
AirDrop, lo ricordiamo, è una tecnologia (presente in OS X dalla release 10.7 in poi) che consente di individuare utenti vicini, condividendo con essi file direttamente, senza bisogno di configurare un network WiFi in comune. Gli utenti già avvezzi delle tecnologie di rete incluse in OS X sanno bene che è possibile attivare la condivisione documenti dalla voce “Condivisione” delle Preferenze di Sistema, accedere a documenti, cartelle e altri servizi con altri utenti sul network o condividere l’intero computer con chiunque o limitare il servizio di condivisione consentendo l’accesso a specifici utenti solo su determinate cartelle. Da sempre su OS X è possibile condividere i documenti utilizzando il protocollo AFP (Apple Filing Protocol), FTP (documento Transfer Protocol) o SMB (Server Message Block). Queste funzioni, però, sono ad ogni modo riservate a chi ha già le conoscenze base dei meccanismi di condivisione e possono sembrare complesse a utenti poco esperti, nonostante la semplicità con la quale Apple consente di attivare i servizi necessari.
La tecnologia AirDrop di Apple permette scambiare file tra computer vicini, sfruttando una modalità di collegamento semplice (ricorda un po’ l’accoppiamento tra dispositivi Bluetooth, veloce (è sfruttata la rete WiFi) e sicura (Apple ha predisposto layer di sicurezza). I produttori di dispositivi WiFi hanno creato Wi-Fi Direct, uno standard che permette la comunicazione diretta tra smartphone, computer, console e altro su rete WiFi. senza necessità di dover usare un hot spot centrale. La tecnologia AirDrop non è basata si questo protocollo ma adotta meccanismi di funzionamento simili, permettendo al Mac (e dispositivi iOS con iOS 8.x) di individuare utenti limitrofi con dispositivi che supportano la stessa tecnologia, visualizzando un’interfaccia di semplice uso e avviando il trasferimento con il semplice drag&drop: il destinatario deve solo accettare o no i file in arrivo (un po’ come avviene con lo scambio dati Bluetooth, solo che qui avviene tutto via WiFi permettendo, dunque, anche il trasferimento di file di grandi dimensioni).
AirDrop non ha bisogno di collegarsi a un network esistente, ma la connessione tra due computer può essere avviata “al volo”, senza bisogno di creare un network temporaneo.