Dopo ripetuti tentativi e qualche parziale vittoria nel primo mese di vita di iPhone in cui il primo successo è stato quello di utilizzare schede ricaricabili GoPhone di AT&T/Cingular al posto di una SIM con contratto biennale sembra proprio che i giorni dell’iPhone inutilizzabile nella parte telefonica fuori dal territorio USA siano terminati.
Il primo successo nell’unlocking è arrivato all’inizio di Agosto con l’uso di una SuperSim derivata dalla riprogrammazione di vecchie SIM versione V1 (come quelle 32K di Tim o 16.1 di Vodafone) con un SIM Reader/Writer: unendo i dati della SIM recuperata (magari da un vecchio cellulare che usato pochissimo e ancora attivo) e quelli del telefono di Apple si riesce a creare una SIM che permette l’uso del cellulare su una rete diversa da quella decisa a priori da Apple.
Diversi utenti italiani ci hanno comunicato di stare utilizzando il telefono in questo modo da diversi giorni e di non aver alcun problema con vecchie schede TIM che funzionano anche in modalità EDGE per l’accesso ad Internet: TIM è infatti l’unico operatore italiano ad utilizzare la tecnologia di trasferimento dati che permette velocità superiori rispetto al GPRS e che è il massimo raggiungibile con la versione attuale dell’iPhone.
Un ulteriore passo avanti è stato fatto a metà Agosto con un ingegnoso trucco: la TurboSim , un misto tra soluzione hardware e software che permette un notevole passo avanti: potete infatti utilizzare la vostra attuale SIM in teoria di qualsiasi operatore (al momento siamo a conoscenza di successi con TIM e Vodafone ma non dovrebbero esserci problemi con Wind o 3) al prezzo del ritaglio “fisico” di una parte della schedina (che comunque rimane utlizzabile anche con altri cellulari) a cui viene sovrapposta la scheda TurboSim: l’insieme diventa una sorta di Sim “mascherata” che fa credere all’iPhone di stare utilizzando una scheda AT&T mentre si collega al vostro consueto operatore telefonico con i costi normali e le modalità del vostro piano.
I pro e i contro di queste due soluzioni?
Per la prima, che costa tra programmatore e SuperSim circa 62 Euro è la scarsa reperibilità delle vecchie SIM versione V1 che molte volte appertengono ad un familiare e non vi permettono di essere reperibili al vostro consueto numero, per la seconda, che sembra l’uovo di Colombo, il fatto che dopo l’annuncio della commercializzazione della TurboSim il sito che le vendeva ha esaurito rapidissimamente le scorte e le speciali schede vengono ora vendute a peso d’oro su Ebay.
In ogni caso il prezzo d’acquisto di 58 Euro sembrava interessante a diversi italiani che si sono lanciati subito nell’acquisto e hanno sperimentato senza problemi la soluzione nel nostro paese. Ovviamente molti di coloro che hanno acquistato un iPhone in USA e lo stanno utilzzando come potente iPod e navigatore web su wi-fi attendono con fiducia il ritorno delle TurboSim a prezzi “calmierati” sul sito dell’azienda che li commercializza.
Infine la soluzione definitiva, per ora solo annunciata, che parte da un hack hardware è quella che vi abbiamo riportato qualche minuto fa su questa pagina.
Tra una settimana vedremo se la promessa verrà mantenuta: in ogni caso il prezzo per sbloccare le SIM di iPhone si aggira sui 52-58 Euro…
Ovviamente su tutta la questione pesano due interrogativi: la legalità delle operazioni e la durata nel tempo dello sblocco: anche se l’accordo tra Apple e AT&T riguarda solamente gli USA potrebbero esserci dei problemi legali nell’utilizzare una prodotto in un ambito per cui non è consentito lo specifico uso telefonico ed Apple potrebbe decidere con un aggiornamento di rovinare in qualche modo la festa agli hacker cambiando qualche algoritmo di decrittazione tra il cellulare e la rete… ma per chi ha speso 450 e passa Euro per usare da subito il cellulare di Cupertino il rischio potrebbe valere la candela e basterebbe aspettare l’evoluzione delle scoperte degli ormai esperti hacker.
Dell’argomento si parla su questa pagina del Forum di Macitynet.
[Ringraziamo A. Palluan, M. Iacopino e Blender per le segnalazioni]