Con le prime rilevazioni europee di Google Street View, in atto anche in Italia, iniziano a nascere alcune perplessità : secondo Peter Hustinx dell’European Union Data Protection Supervisor, la tecnologia Street View potrebbe sollevare alcuni problematiche in tema di privacy. Le immagini raccolte per la strada potrebbe immortalare persone in situazioni private, un aspetto che potenzialmente potrebbe violare le regole sulla riservatezza.
Nonostante il monito, Hustinix sembra essere abbastanza fiducioso: sebbene la legislazione europea risulti frammentata e diversificata, Google dovrebbe riuscire a mediare gli effetti della tecnologia con le leggi in vigore nel vecchio continente.
Ed in un certo senso ci sta già pensando: la grande G ha già sviluppato un algoritmo in grado di riconoscere i visi all’interno delle immagini scattate tramite i veicoli Street View.
Al riconoscimento facciale seguirà la sfumatura automatica dei volti, in modo da rendere irriconoscibili le persone presenti all’interno dei fotogrammi. Ad oggi il software risulta ancora non del tutto perfezionato, in quanto tende a sfumare non solo i visi ma anche altri elementi presenti nella cornice.
Siamo quindi ancora lontani dalla perfezione quindi, benché sia meglio avere qualcosa di troppo sfumato piuttosto che alcuni visi facilmente riconoscibili. Con il tempo l’affidabilità dell’algoritmo migliorerà , escludendo perciò, almeno sulla carta, le problematiche legate alla privacy.