La notizia sta facendo come prevedibile il giro di tutti i siti dedicati alle indiscrezioni sul mondo Mac, ma tutto è cominciato da questo informatissimo post scritto da Dmitry Chestnykh, Ceo di Coding Robots. L’autore ha trovato numerose tracce all’interno dell’ultima versione di Mac OS X 10.5.3 che indicano un possibile imminente cambio di nome per il servizio .Mac.
In pratica all’interno di iCal, Safari e Mail nelle stringhe di codice che prima contenevano direttamente il nome .Mac ora, dalla versione 10.5.3 di Mac OS X disponibile da ieri, il nome del servizio è rimpiazzato dai caratteri speciali %@. Questi due simboli vengono definiti nel gergo dei programmatori come placeholder, vale a dire dei segnaposto: quando Apple stabilirà il nuovo nome per .Mac potrà fare in modo che tutti i programmi che lo richiamano possano visualizzare il nuovo marchio del servizio senza dover modificare una riga di codice.
Questa interessante scoperta delle ultime ore si unisce al coro di rumors e ipotesi che circolano da oltre un anno sul futuro dei servizi .Mac, un pacchetto di funzioni venduto a un prezzo non proprio allettante e che per giunta nel tempo ha visto la concorrenza di offerte gratuite sempre più ricche di funzioni, spazio Web e utility varie, primo tra tutti Google. Ricordiamo per esempio questo articolo di Engadget dell’anno scorso, in cui il noto portale di informazioni e rumors hi-tech dava per scontata una collaborazione Apple-Google per il potenziamento e il miglioramento di .Mac, unito a una revisione dei prezzi.
Risalgono a pochi giorni fa altre voci circa novità attese per .Mac, come descritto in questo articolo di Macity che risale ai primi giorni di maggio.
Gli antichi rumors rinvigoriscono così le recentissime modifiche all’interno dei programmi che richiamano e visualizzano il nome .Mac, in attesa di un nuovo nome-marchio. Alle indiscrezioni e alle ipotesi però ora, a distanza di tempo e con nuovi prodotti in catalogo, iPhone su tutti, è possibile ipotizzare anche una nuova serie di servizi legati alla posta elettronica e quindi potenziali nuovi ingressi nel listino .Mac. Ci stiamo riferendo ai servizi di calendario e soprattutto posta elettronica push: è una delle funzioni che Steve Jobs e manager Apple hanno inserito nelle cose da fare per il firmware 2.0 in arrivo a giugno.
Se la posta push sarà resa disponibile su iPhone per tutte le aziende che utilizzano server Exchange, allora perché non rendere disponibili le stesse funzioni anche ai clienti privati, magari arricchendo le funzioni .Mac?
Questa soluzione auspicata da molti avrebbe senso sotto innumerevoli punti di vista: completa l’offerta e i servizi di iPhone, arricchisce le funzioni del nuovo .Mac, offre anche ai clienti privati la praticità e l’efficienza della mail push pur in assenza di un server Exchange. Dita incrociate: forse tutto si avvererà al prossimo WWDC.