Google sta studiando il sistema per introdurre anche sulla piattaforma Android un negozio simile ad App Store, il ‘punto vendita’ per applicazioni iPhone che arriverà in coincidenza con il lancio del firmware 2.0 del telefono di Apple. A confermare che il progetto per il telefono ‘open source’ seguire le tracce di iPhone è stato Andy Rubin, capo di Android nel corso di una conferenza che si è tenuta a San Francisco.
Rubin ha giustificato la scelta con la necessità di fornire ‘alla comunità Android un luogo dove la gente potrà scaricare in sicurezza contenuti, supportato da un sistema di pagamento che permetterà agli sviluppatori di essere ricompensati per il loro impegno. Non avremmo fatto il nostro dovere – ha detto Rubin – se no avessimo predisposto qualche cosa che aiutasse gli sviluppatori a distribuire i loro prodotti’.
La natura di Android, un progetto sostanzialmente libero al quale ciascun protagonista dell’industria potrà aggiungere e togliere elementi di suo interesse, non garantisce che il negozio sarà presente su tutti i telefoni o che funzionerà allo stesso modo su tutti i cellulari. Ad esempio alcuni operatori potrebbero decidere di opere in proprio un negozio, altri potrebbero ritenere di non averne bisogno. Alcuni produttori di telefoni potrebbero, infine, decidere di modificare l’interfaccia e limitare l’accesso allo store.