At&T si appresta a chiudere anche una delle ultime vie di fuga per i commercianti che al ‘mercato grigio’ cercando di vendere iPhone sbloccati o da sbloccare.
Il ‘bug’ che ancora sopravvive, dopo avere richiesto che si firmasse un contratto direttamente dentro al negozio (e probabilmente eliminato la vendita on line), è nella penale che paga chi decide di uscire dal contratto senza andare fino in fondo ad esso. Negli Usa questa sorta di ‘multa’ porterebbe il costo del’iPhone a 411$; venduto a 500$, meno di 400 euro, il prezzo del dispositivo potrebbe risultare appetibile per un mercato a caccia di dispositivi liberi da contratto, specie se si pensa che in Europa lo stesso cellulare sbloccato ‘ufficialmente’ e venduto da Vodafone costerà 569 euro. E se questa cifra è interessante per chiunque, compreso chi vive in un paese dove iPhone viene venduto ufficialmente, si riflette negativamente sui profitti di At%T che si vedrebbe ripagato per intero iPhone, ma rinuncerebbe ai ricchi profitti che le derivano da una gestione di un contratto biennale.
Per ovviare a questo problema, si apprende da alcuni siti americani, il gestore di telefonia mobile sta pensando di istituire delle penali e procedure diverse dal semplice pagamento dell’uscita dal contratto. Una di queste, citata da BoyGeniusReport direttamente dalla documentazione ufficiale di At&T prevede che chi cancella il contratto entro i 30 giorni sia obbligato a riportare il telefono presso il punto vendita. Chi cancella dopo dovrà pagare l’intera penale; in questo caso, pur potendosi tenere il telefono, si apprende da alcuni siti, ci si potrebbe successivamente vedere negato un nuovo contratto con iPhone incluso. In questo modo sarebbe impossibile comprare più di uno e quindi vendere il primo per comprarne un secondo.