iPhone in Cina entro il mese di agosto? No. A smentire la voce, difficilmente controllabile come molte di quelle che rimbalzano da oriente, arriva da China Unicom, indicata nel corso della giornata di ieri ad essere ormai prossima a siglare un accordo con Apple.
La particolarità dell’indiscrezione, rimbalzata dalla rivista specializzata China Tech News (non nuova a qualche boutade in materia) stava nel fatto che l’operatore mobile ad avere ottenuto iPhone non sarebbe stato China Mobile, da sempre in primo piano quando si parla di iPhone in riferimento al paese più popoloso del mondo, ma China Unicom, il secondo operatore cinese. “La voce è una sciocchezza – ha detto un manager della società – non abbiamo alcuna intenzione di avvicinare Apple in questa fase, prima che il riordino della telefonia mobile in Cina sia terminato. Figurarsi se abbiamo intenzione di discutere di iPhone. Come sarebbe possibile farlo senza sapere quale tipo di licenza 3G riceveremo dopo la revisione?”
La smentita non sorprende. Fin dall’inizio si aveva l’impressione è che essa sorgesse più che da una vera indiscrezione da due fattori convergenti: il supporto alla lingua cinese nel firmare e il (presunto) fallimento delle trattative con China Telecom a causa della pretesa da parte di Apple di avere una percentuale sul servizio. In realtà in questa nuova fase Apple non pretende più dagli operatori alcuna percentuale del servizio.
Ricordiamo che la Cina, con la Russia, è l’ultimo paese significativo ancora fuori dall’orbita di iPhone. La Russia, per altro, potrebbe avere il suo telefono, come ammesso da Jobs, entro l’anno.