At&T paga ad Apple per conto dei clienti 325$ per ogni iPhone che vende. Il termine del sussidio viene stimato da Yair Reiner, di Oppenheimer in un resoconto citato da Barrons. La cifra è molto alta, probabilmente la più alta mai pagata da un operatore per avere a disposizione un telefono cellulare e poterlo offrire ai suoi clienti con un piano di abbonamento. Normalmente i sussidi non superano i 200$.
L’inusualità di questa pratica e la forza contrattuale di Apple diventa anche più evidente se si considera che l’operatore mobile americano versa altri 100$ ad Apple per ogni iPhone venduto negli Apple Store. La ragione dell’extra potrebbe risiedere nel fatto che Cupertino con quella cifra si fa rimborsare i costi di magazzino, di esposizione, assistenza alla vendita e attivazione del telefono. In definitiva se queste cifre fossero esatte, Apple non perderebbe nulla rispetto al profitto spuntato con il vecchio modello di iPhone, quando otteneva una percentuale sui contratti, ma anche ad At&T, dice Oppenheimer potrebbe non andare male visto che i clienti iPhone in termini di fatturato producono molto.
Va notato, parimenti, che i contratti più economici di At&T costeranno 10$ in più al mese, che moltiplicati per 24 mesi significano 240$ in più sul contratto minimo e anche questo sicuramente ha un peso sull’economia finale in quanto ad ammortizzatore del costo di sovvenzione del telefono.