Il lancio di Firefox sembra avere prodotto un effetto sulle percentuali di utilizzo del browser open source, almeno stando ai primi dati registrati da Net Applications.
La società specializzata in ‘audience’ di Internet ha infatti rilevato una forte, in rapporto al poco tempo, crescita degli utilizzatori dei naviganti che si basano per la loro esplorazione su Internet, su Firefox. Nel corso dell’ultima settimana, la prima durante la quale è stato rilasciato Firefox la loro percentuale ha toccato il 19,17%, lo 0,76% in più rispetto ai dati fissati a maggio. A farne le spese sarebbe stato soprattutto Internet Explorer (-0,8%), ma anche Safari (-0,1%). Opera, che qualche giorno fa ha rilasciato una versione aggiornata del browser, è invece salita dello 0,04% anche se le percentuali di uso del navigatore norvegese erano e restano di qualche decimo di percentuale (0,75%).
Vince Vizzicaro, uno dei manager di Net Applications, ammonisce però a non dare eccessivo peso ai dati registrati in questi giorni. Nonostante essi possano essere indice di un trend, ci vorranno giorni prima che si assista ad una stabilizzazione. Ad esempio, sottolinea Net Applications, al momento ci potrebbe essere gente che visita lo stesso sito con Firefox 2.x e con Firefox 3.0 e viene contato per due volte. Molta gente potrebbe avere provato Firefox ma non proseguire nel suo utilizzo in una fase successiva.
Intanto non si può però fare a meno di registrare come i download di Firefox continuino a crescere. Il contatore ha raggiunto al momento in cui scriviamo più di 18,3 milioni di copie, con l’Italia che ha infranto quota mezzo milione, sesta nel mondo dietro a Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Spagna, Francia. Sorprendentemente al sesto posto, a poche migliaia di copie di distacco dal nostro paese c’è l’Iran. Ovviamente queste cifre assolute non tengono conto né della popolazione in Internet né del numero di abitanti, due fattori determinanti a stabilire il reale successo e popolarità di Firefox 3 nei vari paesi.