Accese critiche e indignazione sono piovute su Google negli scorsi giorni, subito dopo che la notizia della pubblicazione su Google Play di Bomb Gaza ha fatto il giro del web. L’app, rilasciata lo sorso 29 luglio, ha fatto tempo ad essere scaricata un migliaio di volte prima che Mountain View la rimuovesse. Si tratta di un gioco molto semplice con grafica retrò che imita gli arcade fine anni ‘80, nel quale si vestono i panni di soldati israeliani impegnati a bombardare la striscia di Gaza.
«Rivoltante» e «rimuovetelo subito» sono solo alcuni dei commenti postati su Twitter nei giorni scorsi, quando l’onda dell’indignazione è montata in maniera direttamente proporzionale alla quantità di immagini e notizie di morti e distruzione che rimbalzavano dalla Palestina su giornali e TV di tutto il mondo. E così per Big G la scelta – senza commenti – è stata obbligatoria. Secondo quanto riporta The Guardian, Bomb Gaza non sarebbe l’unica app di questo tipo per Android. Un altro titolo Gaza Assault: Code Red, sullo store da più tempo e che aveva raccolto buone recensioni da parte degli utenti, mentre un altro ancora Iron Dome – dove però i civili, israeliani, si difendono e non si attaccano – è ancora disponibile, venduto con lo slogan “supporta Israele”.
In realtà sono moltissimi i giochi simili a Bomb Gaza, per tutte le piattaforme, così come centinaia sono i giochi ambientati in un contesto di guerra reale, dove reali sono stati morti e sofferenze. Ma forse il fatto che questa volta la guerra trattata arrivava nei salotti e sugli schermi dei computer in tempo reale – e ha ucciso centinaia di bambini – ha fatto superare per un attimo la barriera dell’anestesia che spesso sembra toccare i videogiocatori. O forse, Bomb Gaza, ha innescato un meccanismo opposto a quello che altri giochi di guerra mettono in moto: dall’esorcizzare – rendendola un passatempo – la paura della guerra, al mettere sotto gli occhi la violenza e il dramma che ogni conflitto porta con sé.