à uno dei più profondi, odiosi e significativi esempi di gender gap, la differenza di genere che risulta da un ampio combinato di fattori e che vincola più della metà della popolazione. Lo stereotipo che le ragazze sono meno brave nelle materie scientifiche, come riporta anche una serie di studi fatti negli Stati Uniti sulla base dei risultati dei test alla scuola media superiore, adesso si sta invertendo. E la differenza diventa irrilevante.
Secondo uno studio che viene pubblicato dalla rivista Science, infatti, i ricercatori hanno scoperto analizzando i risultati di fine anno a scuola di 7 milioni di studenti che le ragazze e i ragazzi non hanno più “differenze nella comprensione della matematica”. Sino a questo momento il gap invece era di più di 50 punti per il test SAT, che negli Usa è la metrica principale per entrare nei college universitari.
Negli anni erano state date varie spiegazioni rispetto a questa differenza così marcata nell’apprendimento della matematica, che costituisce uno degli stereotipi di genere più profondamente radicati nella mente di uomini e donne. Secondo gli antropologi e i sociologi, infatti, l’idea è che siano le stesse madri, oltre ai maestri e alle maestre, a far socializzare fin dalla prima infanzia un’idea di se stesse alle bambine (e ai bambini) tale per cui la matematica e le attività scientifiche siano prerogativa maschile, mentre la sensibilità per i temi umanistici prettamente femminile.
Il superamento di questo stereotipo di genere, che socialmente è tutt’altro che eliminato, deriva prevalentemente dalle metodiche di insegnamento e dal cambiamento di fondo della società che viene pervasivamente ad essere sempre più tecnologicizzata, esponendo anche “contro la loro volontà ” le giovani alla scienza.
Le conseguenze sono importanti: se la minore “attitudine” alla matematica delle donne è da considerare un indicatore delle società sessiste, è anche vero che la speranza è di non vedere un calo sistematico da parte delle ragazze nei settori della ricerca scientifica, che vengono privati così se non altro del possibile contributo di più della metà delle intelligenze della società .
A quando uno studio sul numero delle programmatrici in rosa? Le sorprese potrebbero essere non altrettanto piacevoli, neanche per Mac.