Nel suo primo rapporto dedicato ad Apple, il prestigioso istituto finanziario Credit Suisse prevede in 200 dollari il prezzo delle azioni entro i prossimi 12 mesi, un sensibile incremento rispetto all’attuale valore di circa 173 dollari. Credit Suisse definisce l’andamento e le prospettive di Apple come una sfida alla situazione economica generale, descrivendo inoltre diversi fattori che lavorano a favore di Cupertino. Tra i principali ricordiamo la riduzione dei costi reali e percepiti per il passaggio da Windows al Mac inoltre una parità sostanziale tra le prestazioni dei sistemi PC e i Mac grazie all’impiego dei processori Intel.
Tra i vantaggi principali di Apple indicati da Credit Suisse troviamo il ruolo e la rapida espansione della catena di negozi retail. Oltre ad offrire un maggiore accesso all’hardware e al software per l’ambiente Mac, i punti vendita di Cupertino offrono un migliore controllo sul marketing e sulla commercializzazione dei propri prodotti. A differenza delle tradizionali catene di elettronica che propongono i prodotti Apple senza alcuna preferenza, il personale addestrato degli Apple Store è in grado di illustrare e consigliare i vantaggi di piattaforma e prodotti.
Nella parte finale del rapporto che Credit Suisse dedica ad Apple viene analizzato iPhone. L’istituto finanziario approva le nuove scelte commerciali che permettono di vendere iPhone a un prezzo più abbordabile per il mercato di massa. In secondo luogo la scelta di Apple di abbandonare la condivisione dei ricavi generati dal traffico degli utenti, permette a Cupertino di stabilire migliori rapporti con gli operatori di telefonia mobile. Infine le nuove strategie di vendita a prezzo sovvenzionato, per gli iPhone con contratto, e a prezzo completo, per gli smartphone sbloccati, permettono ad Apple di evitare le perdite di ricavi che si verificavano con la prima versione di iPhone: se un telefono veniva sbloccato Apple non percepiva gli utili derivanti dal traffico generato.
Ricordiamo che il rapporto completo su Apple di Credit Suisse può essere consultato in questa pagina di MarketWatch.