Samsung è in trattative con SmarThings, piccola startup specializzata in accessori e dispositivi per l’automazione della casa con controllo remoto e centralizzato tramite smartphone e tablet. Le voci che provengono da persone a conoscenza delle trattative in corso sono riportate da TechCrunch ma, nel momento in cui scriviamo sono ancora discordanti: secondo alcuni l’affare è già stato concluso per una somma di circa 200 milioni di dollari, secondo altri invece l’accordo non è ancora stato siglato.
Quello che invece è fuori discussione è l’interesse di Samsung per SmartThings: con questa acquisizione infatti la multinazionale sud coreana disporrebbe istantaneamente di una soluzione già pronta per la domotica, settore per cui si prevede una crescita importante nel giro di pochi anni e in cui i principali concorrenti si sono già mossi. Ricordiamo che Google ha acquistato Nest, la startup creata da Tony Fadell, l’inventore dell’iPod da tempo impegnato nei dispositivi sempre connessi come il termometro Nest, rilevatori di fumo e gas e così via.
Anche Apple ha già avviato i propri piani per la domotica: alla conferenza mondiale degli sviluppatori WWDC 2014 i dirigenti di Cupertino hanno presentato HomeKit, un protocollo unico che sarà integrato in iOS 8 e che permetterà di controllare da iPhone e iPad tutti i vari dispositivi per la casa, finora gestiti tramite singole app separate proposte da vari costruttori.
Le manovre dei big del settore per la domotica rientrano nelle strategie per assicurarsi una posizione di rilievo in futuro, in nuovi settori, allo stesso tempo contribuiscono ad accrescere il valore delle rispettive piattaforme mobile: per gli smartphone e i tablet del futuro non conteranno più solo potenza hardware e numero delle app, ma servizi e funzioni associati in auto, in casa, per la salute, lo sport, nello shopping e in tutte le attività principali.