Google ora avvisa gli utenti di dispositivi Android o iOS quando nella lista delle ricerche sono presentati siti con contenuti in Flash. Sul blog per gli sviluppatori la società spiega che un fastidio che molti utenti vorrebbero evitare è quello di perdere tempo nel visitare siti non fruibili da dispositivi mobile. I dispositivi iOS e quelli con Android 4.1 o superiore non permettono, infatti, di visualizzare siti creati con la tecnologia Flash. “Creare siti che funzionano su tutti i dispositivi, non è difficile” spiega Google, “giacché è possibile usare HTML5, tecnologia universalmente supportata da tutti i dispositivi”. Sul blog si evidenziano a questo proposito recenti annunci con strumenti per i webmaster: Web Fundamentals (un volume con informazioni che tutti gli sviluppatori dovrebbero conoscere) e Web Starter Kit (un framework per principianti).
Apple non ha mai voluto integrare il Flash Player in iOS per vari motivi. Steve Jobs, in una famosa lettera aperta, spiegò in sei punti tutti i motivi tecnici per cui Apple decise di lasciare fuori la tecnologia di Adobe dalla sua piattaforma mobile. Tra le motivazioni: mancanza di sicurezza, consumo eccessivo delle batterie, instabilità, inadeguatezza all’adattarsi alle interfacce touch e la volontà di supportare standard aperti. “I nuovi standard aperti creati nell’era mobile, come HTML5”, diceva Jobs nel 2010, “saranno vincenti sui dispositivi mobile (e anche sui PC)”.
La scelta di Jobs si rivelò profetica e tablet e smartphone moderni non supportano la tecnologia di Adobe e non se ne sente per niente la mancanza. Flash, come già spiegato, non è supportato sia dai dispositivi iOS, sia da quelli con le versioni successive alla 4.1 di Android.