Con l’abbassarsi dei prezzi del Wi-Fi e l’arrivo delle reti 4G e la promessa di “broadband mobile”, molti hanno cominciato a cullare il sogno di mettersi in tasca un hot spot ad alta velocità, collegato ad una connessione LTE. Un sogno che si è fatto concreto con l’arrivo di alcune offerte interessanti per l’estate (come la GigaSummer di Vodafone che costa 19,90 euro per tre mesi a tre giga al mese) e il lancio, avvenuto qualche mese fa, dei primi dispositivi 4G, come il Netgear AirCard ( su Amazon in sconto a 128,60 euro). Macitynet ha così allestito un test che, combinando la rete di Vodafone e questo accessorio di una casa primaria nel mondo delle reti, ha mirato a verificare la fattibilità di portarsi in vacanza, al mare o in montagna, un sistema per accedere rapidamente alla rete e sostituire, anche se per brevi e non intensive sessioni (visto che parliamo pur sempre di 3 GB al mese), la rete fissa.
Netgear Air Card che cos’è e com’è fatto
Le dimensioni compatte e la presenza di uno schermo a colori fanno somigliare Netgear AirCard 762S Mobile Hotspot al Nintendo Game Boy Micro di alcuni anni fa, ma in questo dispositivo leggero e tascabile, misura solo 9,75 x 5,7 x 1,52 cm e pesa 100 grammi, ritroviamo un concentrato di tecnologie e funzioni per la connettività in movimento. Oltre al supporto alle reti 4G LTE di ultima generazione per velocità fino a 100 megabit al secondo in download e fino a 50 Mbps in upload, Netgear AirCard è compatibile con tutti gli standard precedenti, incluso 3G, 3G+ HSPA e HSPA+ fino ad arrivare al 2G con GPRS ed EDGE, in questo modo abbiamo la certezza di poterci collegare a Internet tramite rete cellulare ovunque ci troviamo.
Oltre all’assenza di blocco operatore, il secondo punto di forza di Netgear AirCard risulta evidente fin dai primi istanti di utilizzo: all’utente non viene mai richiesto di configurare o inserire a mano impostazioni e configurazioni di rete. Nei principali paesi europei, Francia, Germania, Regno Unito e Italia basta inserire la SIM card dell’operatore mobile preferito su cui è attivo un piano dati in abbonamento oppure con ricarica a consumo e Netgear AirCard rileva in automatico tutte le impostazioni.
Nel nostro caso abbiamo fatto il test, come accennato, con la SIM per 4G di Vodafone e un abbonamento Giga Summer che prevede, come accennato, il pagamento di 19,90 euro e successivamente a 10 euro al mese.
In pochi secondi dall’accensione del dispositivo viene stabilito il collegamento alla migliore rete dati cellulare disponibile nella zona in cui ci troviamo, così siamo subito pronti per collegare computer o qualsiasi altro dispositivo dotato di Wi-Fi alla rete senza fili gestita dall’hotspot mobile. Anche qui non occorre fare nulla: sullo schermo del dispositivo sono visualizzati il nome della rete Wi-Fi e anche la password di accesso: basta inserirli una volta nei tablet, fotocamere, dispositivi Kindle, console di gioco e qualsiasi altro dispositivo dotato di Wi-Fi per disporre di un collegamento Internet sicuro e protetto.
Nelle nostre prove Netgear AirCard si è dimostrato estremamente stabile ed ha mantenuto tutte le promesse anticipate dalle numerose tecnologie integrate. Impiegato a Novara in presenza della rete 4G LTE di Vodafone abbiamo raggiunto in interni, nei pressi di una finestra e nel centro storico in un’ora serale (presumibilmente al alto traffico), la velocità di collegamento cellulare di 8 megabit al secondo in download e circa 6 MB in download, con una accettabile latenza di 20 ms. Le prestazioni sono molto lontane dai 100 Mbps massimi teorici ma occorre tenere presente che velocità e prestazioni dipendono dalla distanza dai ripetitori, dal traffico di rete, dai sistemi conessi e da numerose altre condizioni che variano fortemente dal luogo e dalle condizioni della rete. Provando ad andare in campo aperto, al centro di una piazza, la velocità ha superato i 30 Mbps al secondo in dowload e i 16 Mbps in upload con una latenza simile (24ms). Si tratta in tutti e due i casi, comunque, di prestazioni superiori a quelle che abbiamo sperimentato con il nostro iPhone collegato, nello stesso momento, alla rete. In HSPDA+, l’iPhone non ha superato mai i 4 Mbps al secondo.
Successivamente ci siamo spostati in Sardegna, dove abbiamo lavorato per diversi giorni con il Netgear AirCard 762S. Qui, per assenza di copertura, non sono mai risultate disponibili reti 4G ma il collegamento 3G è risultato sempre molto stabile. Utilizzato per 8 ore al giorno non abbiamo mai subito una sola cadute di linea. Il costruttore dichiara una lunga autonomia di funzionamento, fino a 6 ore. La batteria inclusa è da 2.000 mAh: nelle nostre prove con un solo Mac collegato tramite Wi-Fi il consumo è stato circa del 10% di carica per ogni ora d’uso, valore che porta a stimare una autonomia massima di circa 10 ore, quindi persino superiore a quella dichiarata dal produttore. Ma anche in questo caso si deve tenere conto di diversi fattori: il numero dei dispositivi Wi-Fi connessi, la loro distanza dal router, ma anche dalle condizioni della rete cellulare; più il segnale è potente, minore sarà il consumo. In un’altra prova abbiamo utilizzato il dispositivo per circa 3 ore e mezza raggiungendo la metà della carica della batteria. In linea di massima l’autonomia dichiarata è dunque confermata dalle prove effettuate.
Facile e automatico oppure super personalizzabile: la scelta all’utente
Fin qui abbiamo visto che senza alcuna configurazione Netgear AirCard offre un collegamento stabile, sicuro e facile per disporre di una connessione a Internet istantanea ovunque. Questo non significa però che le impostazioni personalizzate siano assenti o lacunose, anzi. Navigando tra le numerose impostazioni offerte tramite lo schermo integrato o, meglio, utilizzando la più comoda interfaccia tramite browser anche gli utenti più esperti o quelli che richiedono una configurazione ad hoc hanno a disposizione una miriade di tecnologie e impostazioni su cui intervenire. Ricordiamo che il controllo e la configurazione possono essere gestiti anche tramite smarpthone e tablet tramite l’app gratuita Netgear AirCard, disponibile non solo per iPhone e iPad ma anche per Android e dispositivi Kindle.
E’ possibile modificare nome della rete Wi-Fi e password, le impostazioni di collegamento alla rete cellulare per abilitare solo le reti 4G o 3G oppure entrambe, per fare in modo che la connessione sia automatica o solo manuale, per esempio per evitare di incappare nei maggiori costi in caso di roaming. Si prosegue con le funzioni avanzate per la sicurezza: oltre all’elenco degli indirizzi MAC per i dispositivi ammessi o meno al collegamento Wi-Fi, è possibile abilitare l’inoltro delle porte, personalizzare i filtri alle porte per abilitare o meno i principali servizi Internet, rimuovere o configurare la crittografia Wi-Fi scegliendo tra WPA2 Personal AES, WPA e WEP con crittografia a 64 o 128 bit, configurare connessioni VPN per lavorare in remoto con reti protette aziendali, attivare il funzionamento in modalità DMZ, persino importare ed esportare le configurazioni dell’hotspot, una funzione utile per chi deve gestire diversi Netgear AirCard per esempio per i dipendenti in mobilità di una società.
A queste impostazioni per i collegamenti WAN alla rete cellulare e LAN per i dispositivi in locale tramite Wi-Fi si aggiungono i menu completi per intervenire e modificare le impostazioni della SIM, dello schermo del dispositivo, della portata del segnale Wi-Fi, dei messaggi di avviso, per gli aggiornamenti automatici del firmware e anche per la condivisione di file ed elementi multimediali conservati sull’eventuale schedina microSD che è possibile inserire nell’alloggiamento del router: è possibile utilizzare schedine di memoria con capacità fino a 32 GB per poi condividere video, foto, file, cartelle e documenti tra tutti i dispositivi connessi al Wi-Fi di Netgear AirCard.
In definitiva
Grazie all’assenza di blocchi operatore e alla facilità d’uso Netgear AirCard è un hotspot tascabile perfetto per gli utenti che richiedono una connessione Internet stabile e sicura ovunque. Per ottenere il massimo delle prestazioni occorre trovarsi in una zona in cui è già disponibile una rete 4G LTE di ultima generazione, in caso contrario avremo comunque a disposizione un collegamento immediato e stabile con la migliore tecnologia cellulare disponibile.
Per gli utenti che non richiedono impostazioni particolari il funzionamento è immediato e facile: Netgear AirCard si configura in automatico con tutti i principali operatori in Italia, Francia, Regno Unito e Germania. Per funzionare con operatori non supportati o configurazioni più personalizzate l’interfaccia via browser o l’app gratuita abbinata offrono una gamma completa e dettagliata di parametri personalizzabili.
La possibilità di connettere fino a 10 dispositivi via Wi-Fi e la buona autonomia completano le doti di questo valido hotspot portatile, che può così risultare utile per svariati scenari di impiego: per lavoro o il tempo libero, per l’uso personale, per i gruppi di lavoro in mobilità, per gli studenti fuori sede, per disporre di rete e collegamento Web d’emergenza in caso di problemi ai collegamenti via cavo, per fornire internet multimedia e giochi alla famiglia in vacanza, in una seconda casa e così via. Non abbiamo rilevato problemi da evidenziare per Netgear AirCard, l’unica avvertenza infatti non riguarda il dispositivo in sé quanto le politiche degli operatori. Essendo privo di blocco operatore infatti occorre sborsare di più all’acquisto del dispositivo e anche per i piani dati, mentre i prezzi risultano solitamente più contenuti per i dispositivi inclusi con abbonamenti che richiedono però solitamente impegni di svariati mesi o anni.
Un’ultima parola va spesa per la rete Vodafone. Nel nostro test si è confermato quanto è noto ai più: la rete LTE non può arrivare a sostituire la rete fissa, le punte di 100 Mbps al secondo ben difficilmente le vedrete anche se generalmente è più veloce della rete 3G tradizionale. Tra i problemi (generalizzati e tipici di tutti gli operatori) c’è una copertura limitata alle principali città, anche se si sta andando migliorando di giorno in giorni, e alcuni limiti intrinseci, come la difficoltà a penetrare le pareti, aggravata dalle lacune ancora ampie nella copertura con la frequenza degli 800 MHz più adatta a penetrare gli edifici. Acquistando un abbonamento in 4G, in ogni caso, se siete nella zona giusta, dovrebbe darvi un maggior spunto per le vostre connessioni rispetto al normale 3G, benchè nessuno sia in grado di darvi garanzie in questo senso per l’estrema aleatorietà dei collegamenti che dipendono da ora, giorno, luogo, numero di utenti connessi in quel momento.
PRO
Connettività reti 4G LTE senza blocco operatore
Facile da usare, non richiede configurazione manuale
Condivisione Wi-Fi fino a 10 dispositivi
Lunga autonomia: fino a 6 ore
CONTRO
Nessuno da rilevare
Prezzo e disponibilità
Netgear AirCard 762S Mobile Hotspot è proposto al prezzo di listino di 179,90 euro. Su Amazon è disponibile a 128,60 euro, equivalente a uno sconto del 29%.