I concorrenti di Apple non credono che il vetro zaffiro possa rappresentare una reale alternativa al vetro tradizionale, ma i limiti che sostengono lo scetticismo sembrano già essere stati superati da Cupertino. Questa l’impressione che si ricava da un articolo pubblicato questa sera da Engadget che si è messo sulle piste di aziende che sono avversarie della Mela sul mercato degli smartphone, chiedendo se attualmente il vetro zaffiro è una soluzione appetibile o meno.
Tra le opinioni esplicitamente menzionate, tra diverse anonime, spicca quella di LG secondo cui «costi e forniture non sono quelle che riteniamo utili. La durata nel tempo e la resistenza ai graffi sono allettanti, ma il Gorilla Glass non sarà scalzato nell’immediato». Il vetro zaffiro, sostengono altri non menzionati operatori del settore, sarebbe troppo pesante e meno trasparente del vetro naturale. In più non è del tutto infrangibile «più la lastra è grande – si legge nell’articolo – più è facile romperla». Il vetro zaffiro faticherebbe anche a resistere alla flessione (benchè un filmato mostrato l’altro giorno sembri dimostrare se non altro una resistenza di molto superiore a quella del vetro), anche se il dubbio maggiore è nel rapporto tra costo, benefici e disponibilità.
In termini pratici al momento il vetro zaffiro, pare di capire, non è sicuramente inferiore al vetro tradizionale per tantissimi aspetti, in altri è se non altro pari al migliore Gorilla Glass, ma costa di più. In aggiunta a questo nessuno è in grado oggi di assicurarsi una quantità di vetro zaffiro sufficiente a supportare la produzione di un dispositivo che abbia appeal di massa.
Questi problemi, come ammette Jan Dawson, chief analyst du Jackdaw Research, potrebbero essere stati tutti superati da Apple con «l’impiego della sua enorme disponibilità di denaro liquido», un riferimento alla creazione di uno stabilimento tutto dedicato alla produzione di vetro zaffiro in Arizona, affidato alla specialista GT Advanced Technologies che si è impegnata a consegnare tutto il materiale che uscirà dalle fornaci a Cupertino. Apple, lo ricordiamo, potrebbe avere vetro zaffiro sufficiente per 100 o 200 milioni di smartphone ogni anno, ovviamente ad un prezzo impossibile per i concorrenti.
Apple sarebbe intenzionata ad usare questo materiale come un elemento di marketing. Nessun concorrente, al momento del debutto dei primi prodotti con copertura in vetro zaffiro, sarà in grado di presentarsi con una simile componente e poco importerà se i vantaggi rispetto al Gorilla Glass non siano così fondamentali per l’utente finale nella vita quotidiana: presentarsi nei negozi offrendo i vantaggi d’immagine di un vetro usato dai più prestigiosi marchi al mondo dell’orologeria e con un nome che richiama una pietra preziosa, spingerà molti a comprare.