Wacom fa sapere che la Intuos3 A4 sarà la prima pen tablet ad essere utilizzata nello spazio. Gli astronauti stanno, infatti, usando questo prodotto in una serie di esperimenti per analizzare il modo in cui precepiscono le distanze e le dimensioni durante la loro permanenza presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Sulla Terra, le persone possono sentire e “vedere” gli effetti della gravità sui loro corpi e in ciò che li circonda. Il cervello umano considera la gravità naturalmente in diversi processi cerebrali usati per l’orientamento, la percezione visiva e il controllo motorio. Tuttavia, nella microgravità molte referenze “normali” mancano: gli oggetti fluttuano nello spazio e le nozioni di ‘”alto” e “basso” non sono più rilevanti. Per questo motivo, il cervello riceve informazioni sconosciute. Questo potrebbe significare che i disordini sperimentati dagli astronauti sono dovuti a certi processi alterati dai cambiamenti legati alla gravità ? Come si adatta il cervello?
Insieme con diversi laboratori di ricerca francesi, l’agenzia spaziale francese CNES ha sviluppato una piattaforma di simulazione neurosensoriale, ‘SENS’, basata sulla realtà virtuale. Questa unità può essere utilizzata per esperimenti neuro scientifici che coinvolgano astronauti prima, durante e dopo il loro volo sulla ISS.
Due Wacom Intuos3 A4 sono state utilizzate come parte di un progetto di ricerca neuro scientifica denominato 3D Space. Questo progetto ha lo scopo di esaminare i cambiamenti nelle rappresentazioni mentali degli astronauti del loro ambiente circostante. Agli astronauti viene richiesto di riprodurre le forme o un testo sulla pen tablet, permettendo agli scienziati di annotare e analizzare le reazioni sulla terra e nello spazio.
[A cura di Mauro Notarianni]