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Apple ferma lo sviluppo di Aperture

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Apple non svilupperà più Aperture, l’applicazione professionale per la gestione delle foto. A rivelarlo è The Loop, sito di Jim Dalrymple e Dave Mark da sempre fonte affidabile e considerato da molti una sorta di ufficio stampa “ombra” della Casa della Mela.

The Loop, che riporta dichiarazioni attinte ufficialmente in quel di Cupertino, fa sapere che Aperture non sarà più sviluppato in futuro e che al suo posto le energie verranno riversate su “Foto” per OS X, l’applicazione che probabilmente prenderà il posto di iPhoto e avrà il compito di integrarsi in maniera quasi totale nell’ecosistema della fotografia per il mobile.

La nuova applicazione fotografica «che sarà distribuita dall’anno prossimo» permetterà, tra le altre cose, di gestire le librerie di Aperture e queste potranno dunque essere rielaborate e riutilizzate dal nuovo programma. Nello stesso tempo Photos sarà in grado di ricercare, gestire e modificare tutte le fotografie dell’utente, incluse quelle su iCloud. Non manca ovviamente il supporto dell’app compaion per iOS con la quale sarà possibile accedere alle librerie da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi momento (a patto di avere una connessione internet).

L’addio ad Aperture arriva alla fine di un percorso molto travagliato. Lanciato con grandi ambizioni, era immediatamente finito nell’occhio del ciclone per una qualità non certo ineccepibile e numerose lacune nei confronti di programmi concorrenti, uno su tutti Lightroom di Adobe il quale ha invece fatto enormi passi avanti in poco tempo, con successive, rapide release; Aperture, rilasciato per la prima volta nel 2005, è ancora oggi ferma alla versione 3, presentata nel 2010.

Nel mezzo dal lancio a oggi sono intervenute ristrutturazioni del team, con licenziamenti in serie nel 2006. I dirigenti di Apple, secondo quanto si era appreso allora, erano rimasti molto delusi dal modo con cui era stato approcciato lo sviluppo del programma con critiche appuntate in pratica su ogni aspetto, dal codice giudicato ingarbugliato e inefficiente, all’incapacità di fare fronte a problemi emersi nel corso dello sviluppo e della distribuzione.

A un certo punto Apple aveva preferito esonerare il team originale affidando a una nuova squadra (il gruppo che si occupava di Shake e Motion) il compito di mettere rimedio ad almeno alcuni dei problemi più evidenti. Il nuovo team ha più volte rilasciato aggiornamenti minori nel corso del tempo ma l’applicazione a un certo punto sembrava non riuscire a stare dietro a quanto proposto dalla concorrenza.

Apple assicura che gli altri software professionali (es. Final Cut Pro X e Logic Pro) continueranno a essere sviluppati e pare stia lavorando con Adobe per offrire un flusso di lavoro che permetterà di passare in modo trasparente a Lightroom.

Nel frattempo Aperture è ancora in vendita su Mac App Store a 70 euro

Aperture

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