Secondo alcune indiscrezioni di 9to5Google, l’azienda di Mountain View potrebbe a sorpresa presentare una nuova avanzata tecnologia all’imminente Google I/O: si tratterebbe di alcuni nanobot intracapillari, ovvero dei piccolissimi sensori, di dimensioni paragonabili a quelli di una molecola di emoglobina, in grado di insinuarsi nei capillari e scorrere così nel sangue. I nanobot sarebbero in grado di rilevare la presenza di eventuali malattie, come ad esempio i tumori e tutte le malattie che possono essere rilevate attraverso l’afflusso sanguigno, per segnalare poi le informazioni e le scoperte attraverso i dispositivi Android Wear via RFID.
Per esempio, una volta giunti nei capillari e nelle vene corrispondenti al polso, potrebbero comunicare con uno smartwatch per fornire i valori vitali e le informazioni sullo stato di salute dell’utente. L’indiscrezione al momento non è confermata da altre font, ma 9to5Google sostiene di aver avuto un precedente prima della presentazione dei Google Glass, quando ricevette un’indiscrezione sugli occhiali smart ma decise e di non pubblicarla perché ritenuta inverosimile.
Invece i Google Glass fecero la loro comparsa nell’ormai nota incursione di Sergey Brin proprio durante il Google I/O, mostrando un lancio di skydiving in presa diretta. I nanobot di Google sarebbero ancora lontani circa 2 anni dal diventare una tecnologia reale e testabile e sarebbe al lavoro un team medico dedicato presso i laboratori Google X. Una presentazione in anteprima però potrebbe sicuramente alimentare grande interesse in questa tecnologia.