Swatch, l’azienda svizzera popolare per gli orologi da polso, non è interessata ad anticipare troppo il mercato che verrà per gli smartwatch, ma preferisce stare a vedere quale sarà l’evoluzione del mercato. È Nick Hayek, amministratore delegato di quella che al momento è considerata ancora una azienda iconica nel campo del fashion conesso al mondo degli orologi, a far sapere che «non vogliamo rischiare di buttarci a capofitto in un mercato ancora tutto da esplorare».
Secondo Nick Hayek gli smartwatch potrebbero avere un loro mercato e uno sviluppo sostenuto, ma non sono visti dall’aziend svizzera, come concorrenti degli orologi classici. Il CEO di Swatch afferma che troppe aziende si concentrano sul profilo tecnologico, tralasciando invece l’aspetto estetico, che sarebbe comunque uno degli aspetti e delle caratteristiche più importanti per un dispositivo che viene indossato ma anche mostrato in pubblico. In definitiva la maggior parte delle aziende sta aspettando la mossa di Apple che come sempre potrebbe rappresentare il “punto di non ritorno” per un mercato fino ad oggi più di nicchia.
L’atteggiamento guardingo di Hayek è comprensibile. In passato Swatch ha raccolto pesanti flop nel voler anticipare un settore non ancora maturo, in particolare con il lancio del Paparazzi (nell’immagine a fondo articolo), orologio multimediale capace di ricevere notizie, previsioni meteo e andamento delle azioni. Venne realizzato in collaborazione con Microsoft, ma l’idea ha avuto vita breve ed è stato abbandonato poco dopo, senza che nessuno, apparentemente, abbia pianto lacrime amare al suo addio.
Swatch resta comunque vicina al mondo degli smartwatch: «stiamo fornendo componenti ad altre aziende impegnate nel settore», dice Hayek. Quali sia le aziende alle quali Swatch sta dando supporto, non è stato rivelato, ma si tratta di aziende impegnate già nel settore degli indossabili, in particolare in gadget da polso, come i braccialetti per il fitness.