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Apple, nuovi brevetti usano sensori indossabili per il monitoraggio

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Una nuova serie di brevetti scovati sul Patent and Trademark Office statunitense mostrano l’uso di un iPhone in abbinamento a uno o più dispositivi remoti e indossabili (iWatch?) grazie ai quali è possibile ottenere dati in grado di tracciare le attività dell’utente e verificare l’esecuzione di attività programmate, impostando ad esempio degli allarmi in particolari condizioni.

Uno dei brevetti è denominato “Method and apparatus for personal characterization data collection using sensor” e mostra un sistema che si appoggia a uno smartphone o dispositivo portatile simile per l’invio dei dati rilevati da vari sensori. Identificando un particolare movimento o una particolare azione, uno specifico segnale è inoltrato al dispositivo/hub per l’elaborazione.

Negli esempi è utilizzato un iPhone 5, specificando l’impiego di sensori quali la bussola digitale, il giroscopio a 3 assi, l’accelerometro, il sensore di prossimità e il sensore di luce ambientale. Sfruttando questi, il sistema brevettato da Apple è in grado di comprendere cosa sta facendo l’utente (corsa, camminata, sonno) ed eseguire alcuni compiti in automatico. Uno degli esempi è un “segnapunti” per comprendere lo stile di vita dell’utente. Sono eseguite delle analisi e il sistema in grado di comprendere se l’utente è all’interno di un edificio o no, se è su un tapis roulant, rilevare i dati sul battito cardiaco rilevati da un sensore sul polso. Il segnapunti può tenere conto della distanza percorsa, se gli esercizi sono stati fatti in casa o fuori, a che ora, ecc. Le informazioni possono essere memorizzate e/o condivise con utenti che hanno interessi simili o sfruttate per il monitoraggio della salute.

Apple ha previsto un sistema per impostare in automatico allarmi e avvisi, in grado di tenere conto anche se l’utente si è svegliato più tardi; utile quando, ad esempio, l’utente ha volutamente ritardato la sveglia.

In un altro brevetto si cita espressamente un bracciale biometrico in grado di comprendere se l’utente ha fatto tardi e ritardare in automatico gli allarmi impostati, non disturbando l’utente durante il riposo. Persone che indossano braccialetti simili, possono collegarsi a un iPhone e attivare allarmi quando entrambi sono nelle vicinanze. Il sistema “comprende” anche se l’utente indossa o no il bracciale, impostando in caso un allarme sonoro, anziché la vibrazione. Non mancano brevetti riguardanti notifiche per chiamate perse o messaggi non letti.

Tutto quanto sopra è facilmente ricollegabile all’iWatch, l’orologio smart al quale da tempo Apple starebbe lavorando. Ricordiamo che in iOS 8 Apple ha previsto un’app denominata “Salte”, pensata per raccogliere le informazioni definite dall’utente e i dispositivi di fitness. Se l’utente lo desidera, app dedicate potranno attingere a parametri chiave di HealthKit, come il sonno o l’alimentazione, per costruire un profilo utente su misura e migliorare le prestazioni sportive.

 

Display iWatch
Uno dei tanti ipotetici concept di come potrebbe essere l’iWatch

 

 

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