Una storia, un racconto, un mondo in poche righe. Che però possono essere tante storie, tanti racconti, tanti mondi che evolvono, crescono e percorrono strade inaspettate, affidate alla creatività della rete. E’ l’idea di fondo di 20lines, una delle più originali start up italiane nel mondo dell’editoria, che da pochi giorni ha lanciato la sua app sullo Store: 20lines – Leggere e scrivere storie brevi (gratuita, solo per iPhone). L’applicazione è una finestra sul portale social di 20lines: una comunità di scrittori che pubblica, legge e commenta racconti brevi scritti e pubblicati dagli altri utenti. Le dinamiche sono quelle di Twitter, dopo essersi registrati (tramite account Facebook, Twitter o email) è possibile seguire e farsi seguire da altri utenti, con cui è possibile interagire non solo commentando gli scritti, ma anche cooperando proseguendo la storia o creando spin off. Il risultato è molto spesso quello di un grande romanzo cooperativo con intrecci inaspettate, stili eterogenei e trame complesse. Un vero e proprio nuovo genere letterario, figlio dei libri digitali e soprattutto del web 2.0. Le opere, oltre che per scrittore sono catalogate per tipologia (avventura, horror, ragazzi ecc…) e spulciando tra quelli di fantascienza se ne scopre uno avviato (e poi proseguito da altri utenti 20lines) da Giorgio Faletti: Ogni luna ha due facce. Ma non sono solo i professionisti del romanzo ad essere interessati al progetto creato da Alessandro Biggi, giovanissimo (classe ’87) fondatore di 20lines. Sul portale sono attivi diversi contest per pubblicare o collaborare a progetti di grandi editori come Fabbri, Rai Scuola o Rizzoli, con l’iniziativa sviluppatac con Amazon BigJump (Macity ne parla qui).