Presto arriverà la pubblicità su termostati ma non solo: Google sta valutando di veicolare messaggi pubblicitari su un’ampia gamma di dispositivi diversi che mai avremmo potuto immaginare, non almeno fino a pochi mesi fa. Il colosso delle ricerche online è chiaro: pubblicità e altri contenuti potranno essere visualizzati anche su frigoriferi, cruscotti delle auto, occhiali, orologi e molti altri dispositivi ancora.
L’interesse di Google per estendere gli annunci pubblicitari su nuovi e diversi dispositivi smart è rilevata dal Wall Street Journal: non si tratta di un annuncio ufficiale di Mountain View, bensì delle dichiarazioni di Google rivolte alla Securities and Exchange Commission, l’equivalente statunitense dell’italiana Consob, l’ente preposto al monitoraggio e al controllo della Borsa e delle società quotate. Va notato che si tratta di una frase riportata da Google in difesa della propria scelta di non voler dichiarare i numeri esatti relativi al business della pubblicità mobile. In sostanza il colosso dei motori di ricerca sostiene che i numeri attuali ed eventuali scorpori hanno poco significato perché il settore potrebbe arricchirsi presto di nuovi e inediti canali tramite i quali veicolare l’advertising.
Ciò nonostante le affermazioni di Google non hanno mancato di suscitare scalpore e anche un po’ di preoccupazione tra osservatori e utenti. Da tempo il popolo della rete è abituato o per lo meno tollera l’impiego di alcuni dati personali a scopo pubblicitario in cambio di servizi e funzioni web e cloud gratuite. Questo però è avvenuto fino a oggi quasi esclusivamente su computer, tablet e smartphone. Con l’estensione del business di Google e anche con le recenti acquisizioni lo scenario potrebbe essere rivoluzionato nel giro di pochi anni.
Ad inquietare è proprio l’elenco dei dispositivi smart che Google potrebbe utilizzare per espandere ulteriormente il pubblico dei destinatari della pubblicità: tralasciando i frigoeriferi, in cui Google potrebbe essere già presente sfruttando lo schermo e il collegamento web dei modelli connessi proposti da tempo da LG e anche da altri costruttori, il riferimento agli occhiali rimanda direttamente ai Google Glass per ora in vendita in quantità limitate solo in USA. Lo stesso discorso vale per gli orologi: la piattaforma Android destinata agli smartwatch e ai dispositivi indossabili è stata presentata da Google solo poche settimane fa.
Gli smartwatch, i bracciali smart per fitness e salute sono uno dei mercati più promettenti per i colossi ICT. Si paventa una esposizione sempre meno controllata e sempre più estesa di annunci pubblicitari, persino in auto: con il collegamento tra i vari dispositivi smart non avremo scampo nemmeno durante la guida. Non basterà più chiudere una pagina web o un pop-up sullo schermo e nemmeno spegnere l’autoradio: gli annunci continueranno ad arrivarsi sullo schermo dell’orologio, del termostato e del rilevatore di fumo Nest acquistata da Google pochi mesi fa e sul parabrezza dell’auto mentre guidiamo.