Per la prima volte le vendite di iPad hanno registrato una flessione: il calo del 16% rispetto all’anno scorso è emerso nella presentazione dei risultati fiscali di Apple ma secondo Morgan Stanley non occorre preoccuparsi. Secondo l’analista Kate Huberty si tratta di un rallentamento delle crescita normale e non di un calo anomalo, un riesame dell’intero mercato dei tablet che ha portato Morgan Stanley a rivedere sensibilmente verso il basso le previsioni di crescita per il 2014 dell’intero mercato mondiale dei tablet che ora scendono al 12% invece del 26% stimato in precedenza.
I due fattori che secondo Kate Huberty di Morgan Stanley hanno provocato il calo registrato anche da iPad sono due: l’incremento della penetrazione del mercato e in secondo luogo l’assenza di prodotti differenziati. Per quanto riguarda la penetrazione del mercato, la maggior parte delle persone che desiderava un tablet ora ne possiede uno, mentre nell’ultima generazione di tablet l’analista non rileva la presenza di tecnologie significative, in grado di spingere gli utenti a sostituire il tablet che già possiedono.
Fino a oggi l’esplosione di vendite di smartphone e tablet è stata considerata come il principale fattore che ha ridotto le vendite di notebook ma, anche se ora i tablet stanno rallentando, non si prevedono benefici per la domanda di computer. Così nonostante le previsioni al ribasso sulla crescita dei tablet per il 2014, Morgan Stanley non ha rivisto le stime previste invece per le vendite di computer per cui si prevede un calo del 5% a livello globale sia per quest’anno che per il 2015.
Ricordiamo che sul calo delle vendite di iPad è intervenuto anche Tim Cook: a commento dei risultati dell’ultimo trimestre il Ceo di Apple ha dichiarato che si tratta di un calo tecnico e non strutturale e che il tablet di Apple ha ancora un “luminoso futuro” davanti a sé.