JavaScript in Safari potrebbe diventare tutto nuovo. La versione per OS X e iOS del browser, potrebbe infatti sfruttare un nuovo motore denominato FTLJIT.
L’engine presenta quale novità principale l’uso del compilatore JIT (Just in Time) LLVM intorno al quale i lavori sono iniziati da mesi e le versioni sperimentali si possono provare seguendo le istruzioni riportate a questo indirizzo. Semplificando, il compilatore JIT viene richiamato nelle fasi più impegnative, un approccio che permetterebbe un guadagno di prestazioni non solo nel modulo asm.js ma massimizzando le prestazioni generali, portandole vicino a quelle possibili dall’esecuzione di codice nativo. I primi test sembrano promettenti ma è ancora presto per trarre delle conclusioni. Apple non è la sola a sperimentare l’uso di LLVM: anche Google sta facendo esperimenti simili con Chrome.
Il front-end Clang e la piattaforma a basso livello LLVM, lo ricordiamo, sono ora gestiti dalla “LLVM Foundation”, fondazione che proteggerà sotto il suo ombrello le tecnologie in questione. Apple si è sganciata volontariamente dalla struttura, permettendo ai curatori del progetto di operare in modo indipendente e attirare nuovi sviluppatori.