Quando Apple adottò, nell’ottobre del 2008, il design unibody per la sua linea di MacBook Pro, ci fu una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la produzione dell’alluminio, della quale ne beneficiò tutta l’industria mondiale; prima di quel momento, anche se l’alluminio era già presente in oggetti di uso quotidiano come ad esempio le lattine, si trattava di un materiale che nessuno, nel mondo della moderna elettronica, aveva mai preso in considerazione per la produzione di oggetti hi-tech di questo livello.
Fu proprio Steve Jobs a vederci qualcosa di più in quel materiale affidandone la produzione massiccia a diversi fornitori che, vista la mole, dovettero reinventare quei processi oggi comuni relativi all’estrusione dell’alluminio e la sua forgiatura, creando successivamente una reazione a catena che permise a diverse aziende di impiegare il materiale, finalmente lavorabile con estrema precisione, su diversi oggetti quali hard disk, batterie e persino macchine fotografiche.
A conferma di ciò fu proprio Kuo, analista che da diversi anni lascia trapelare notizie riguardo i dispositivi Apple che, a seguito delle presentazioni ufficiali, si rivelano molto spesso esatte, riguardo l’alluminio dei MacBook Pro disse chiaramente “ora è più conveniente e più facile da produrre grazie ad Apple stessa. I fornitori di involucri in alluminio possono concentrarsi maggiormente ed investire le proprie risorse in altri settori”.
“Dieci anni fa non si era in grado di produrre un telefono interamente in alluminio, neanche se si aveva i soldi per poterselo permettere” ricorda il CEO di HTC Scott Croyle. Secondo quanto recentemente emerso però, le cose con il vetro zaffiro potrebbero essere decisamente diverse: Apple infatti sta adottando un approccio diverso producendo autonomamente il vetro zaffiro in un nuovo stabilimento in Arizona, piuttosto che affidandarne la produzione ad altri fornitori o limitandosi a reperire i materiali che lo compongono.
L’azienda sembra ormai pronta e decisa a creare una nuova industria manifatturiera, ma questa volta è in una posizione migliore essendo in grado di tenere per sé la maggior parte dei benefici che ne conseguono. Ultimamente si vocifera che questo materiale potrebbe essere adottato su iPhone 6 ed iWatch: se così fosse, l’azienda è probabilmente riuscita a rendere la produzione del vetro zaffiro più semplice ed economica in quanto dovrà essere in grado di produrre centinaia di milioni di dispositivi ogni anno.
Ciò che ne conseguirà sarà un distacco maggiore dalle aziende concorrenti che, per un lungo periodo, resteranno indietro in quanto, se vorranno restare al passo, dovranno investire ingenti somme di denaro per creare i propri impianti di produzione su larga scala. Fino ad oggi Apple ha utilizzato il vetro zaffiro per proteggere piccoli componenti quali la fotocamera di iPhone ed il Touch ID su iPhone 5S, ma le cose stanno per cambiare radicalmente.