The Last Tinker: City of Colors è un platform coloratissimo, che prenderà vita su Mac, PC, Linux e PS4 durante la prossima estate. La trama che da origine all’avventura è piuttosto originale ed evocativa. Il giocatore verrà subito catapultato a Tinkeworld, un luogo formato da antiche foreste e città brulicanti di vita, dove tutto è creato solo con colore, carta e colla. Elementi principale di Tinkerworld sono proprio i colori e le vernici che vengono prodotte nella città, che donano vita agli abitanti. Ciascuno ha la propria tonalità di colore preferita, che lo rende unico. Ora, però, la città è in pericolo. Il coraggio ha lasciato posto alla tristezza, la curiosità alla paura e la forza alla rabbia. La gente ha diviso il territorio in quartieri di un solo colore, dove le persone hanno perfino iniziato ad odiare gli altri colori. Solo nel quartiere periferico, là dove tutti i colori sono stati accettati, la gente è ancora normale. Tra questi vive un ragazzo che possiede un talento del tutto speciale. Si chiama Koru e avrà il compito di ristabilire l’ordine delle cose.
Nei panni di Koru il giocatore vivrà una classica avventura platform tridimensionale, che per grafica e colori utilizzati può essere equiparata a titoli come Rayman 3D o Banjo e Kazooie, anche se con le dovute cautele. Il movimento del personaggio avverrà tramite mouse e tastiera, laddove i tasti W,A,S e D serviranno da croce direzionale, mentre il mouse permetterà di girare la visuale a 360 gradi e attaccare con semplici click. Inizialmente, il personaggio principale, che in realtà è una scimmietta dai tratti umani, dovrà iscriversi ad una gara indetta nella città dei colori. Prima di potere procedere con l’iscrizione, però, sarà necessario pagare una tassa di partecipazione. Questa è la scusa che dà origine ad una sorta di tutorial iniziale dove il giocatore a prendere i comandi di base.
Il cuore pulsante dell’intera produzione è, come già accennato, di natura platform, così che l’utente dovrà spostare Koru all’interno di un vasto mondo 3D, saltando da una piattaforma all’altra, arrampicandosi sulla parete di alcune scogliere, superando enigmi ambientali o attivando leve e pulsanti. Insomma, i contenuti di gioco si rifanno ai canonici elementi del genere, dove le corse per saltare da un appiglio ad un altro sembrano quasi imitare le meccaniche tipiche di Assassin’s Creed. Infatti, con la semplice pressione di pochi tasti si riuscirà a dar vita ad una veloce e spettacolare corsa acrobatica, che permetterà a Koru di saltare su piccoli spuntoni, arrampicarsi velocemente sulle parenti e afferrare liane senza soluzione di continuità. Il gioco è ancora in sviluppo, ma sin d’ora appare già ad uno stadio di programmazione avanzato, dove i controlli rispondono ottimamente agli input e tutto sembra funzionare adeguatamente.
Ciò che stupisce, soprattutto, in The Last Tinker: City of Colors è la grafica. A livello tecnico non sembra, quasi, di essere davanti ad un prodotto indie, bensì ad un titolo sviluppato da un grosso team di sviluppo con grandi risorse. Lo stile cartoon utilizzato è molto vivace e le tonalità risultano solari. Le location sono davvero ispirate, così come il protagonista principale, dotato di una caratterizzazione non indifferente, che rende Koru estremamente carismatico.
Anche se ancora lontani dall’uscita definitiva di gioco, è certo che The Last Tinker: City of Colors non passerà inosservato agli amanti del genere. Appuntamento per la prossima estate su PC, Mac, Linux e PS4.