Arriva il momento in cui, dopo mesi e mesi di utilizzo, forse anni, ci si ritrova con un disco da 500 GB, o più, quasi del tutto utilizzato, magari senza sapere esattamente che fine ha fatto lo spazio disponibile e quali siano le cartelle, i file, le applicazioni e i video più ingombranti. Navigare tra le cartelle del proprio HDD potrebbe essere compito dispendioso in termini di tempo e potrebbe non dare i frutti sperati. Disk Map permette, in pochi secondi, di avere un quadro generale del proprio disco fisso, potendo visualizzare all’interno di una sola schermata quali siano i file di grosse dimensioni che limitano fortemente il proprio spazio disponibile. Con pochi semplici click, Disk Map fornisce una vera e propria mappa dello spazio utilizzato. Ecco, dunque, come eliminare file di grandi dimensioni su Mac, utilizzando Disk Map.
Al primo avvio, Disk Map richiede soltanto di selezionare la cartella da sottoporre a ispezione. E’ possibile scegliere di monitorare una singola cartella o, addirittura tutto il proprio HDD. Naturalmente, sottoponendo a scansione singole cartelle si riuscirà ad avere un quadro, o meglio una mappa, più leggibile, mentre nel caso in cui si decidesse di controllare in una sola volta l’intero HDD, la mappa a schermo sarà composta da troppi elementi, che rischiano di confondere l’utente e di far passare inosservati file inutile, che potrebbero essere eliminati. Insomma, tanti più file saranno contenuti nella destinazione da monitorare, tanta più complessa sarà la mappa grafica mostrata dall’applicativco. Disk Map funziona perfettamente anche con dischi esterni, così da poter controllare rapidamente HDD esterni, memorie USB e quant’altro.
Dopo aver selezionato la cartella da esaminare, Disk Map richiederà davvero pochi istanti per restituire una mappa grafica dei file più ingombranti presenti sul proprio Mac. Primo elemento di assoluto pregio di quest’applicativo, dunque, è la velocità di analisi delle cartelle. Nella maggior parte dei casi saranno sufficienti davvero pochi istanti per analizzare le proprie destinazioni. Giusto a titolo esemplificativo, sono sufficienti 2 minuti per sottoporre a scansione un intero HDD da 500 GB, contenente più di 500 mila file per un peso totale di oltre 60 GB. Per singole cartelle, invece, con poche centinaia di file, sono sufficienti 2 secondi o poco più. Dopo questa prima fase di scansione l’utente potrà finalmente accedere alla mappa grafica dello spazio utilizzato.
Questa è composta da semplici riquadri, ciascuno dei quali contiene ulteriori quadrati bianchi al proprio interno. Ciascun quadrato rappresenta i file contenuti nella cartella o destinazione sottoposta ad analisi. Tanto più grande è il quadrato, tanto più grande, e quindi evidente a livello grafico, sarà il file. Così facendo, risulta davvero immediata l’individuazione dei file di grandi dimensioni. Ovviamente, all’interno della mappa ciascun file è individuato dalla stessa denominazione con cui è salvato all’interno del proprio HDD, così da sapere esattamente di cosa si tratta.
Dalla mappa grafica è possibile selezionare i file che si desidera eliminare, oppure scegliere di visualizzare un determinato file all’interno del finder, così da aprirlo o verificare più approfonditamente di cosa si tratta. Inoltre, nel caso in cui si tratti di file multimediali, quali immagini, video o musica, è anche possibile avviare una veloce anteprima, così da visualizzare il file media di turno prima della eliminazione definitiva. In realtà, almeno per i file più grandi, rappresentati da quadrati più grandi, sarebbe stato il caso di fornire una anteprima diretta; anziché il semplice riquadro bianco, sarebbe stato più utile visualizzare direttamente la foto o un’anteprima del video nella mappa grafica, senza necessità di aprire un apposito pop up.
Infine, dopo aver cancellato i file ritenuti inutili e superflui è possibile condividere il risultato attraverso Twitter e Facebook. Quest’ultima funzione è del tutto priva di vantaggi per l’utente e ha il solo scopo di rendere omaggio a Disk Map e pubblicizzare così l’applicazione all’interno delle proprie pagine Twitter e Facebook.
A livello grafico, Disk Map presenta pochi menù e poche opzioni, così da risultare utilizzabile da chiunque, senza necessità di particolari conoscenze tecniche. Insomma, l’applicativo è utilizzabile da chiunque e permette anche ad utenti casual, che si accostano al mondo Mac per la prima volta, di liberare facilmente spazio all’interno del proprio HDD. Esiste anche una piccolissima possibilità di personalizzare l’interfaccia, scegliendo tra diversi colori di sottofondo della mappa. Questa funzione è priva di effettiva necessità, ma potrebbe servire ad armonizzare l’applicativo con il colore predominante del proprio desktop.
Disk Map è davvero un applicativo utile per quanti volessero guadagnare spazio disponibile all’interno del proprio disco fisso. E’ utile, soprattutto, per coloro che non formattano il proprio Mac da tanto tempo, e aiuterà certamente a ritrovare file di grosse dimensioni di cui si aveva perso ogni ricordo. Occorre, però, prestare attenzione ai file che si cancellano, dato che Disk Map non richiede alcuna conferma prima di eliminare i file. Fortunatamente, quando si elimina un file, questo verrà spostato nel cestino, così da poter essere facilmente recuperato nel caso di eliminazione involontaria e accidentale.
Disk Map è disponibile per Mac su Mac App Store. Costa 3,59 euro e si scarica direttamente da questo indirizzo.
PRO
- Veloce nella scansione
- Facile da utilizzare
- Davvero efficiente
- Analizza anche dischi esterni
CONTRO
- Non chiede conferma prima di eliminare i file
- Nessuna anteprima diretta nei file media
