Niente Android Wear per i dispositivi indossabili Sony. L’azienda giapponese ha fatto sapere oggi in una dichiarazione rilasciata a CNET di non avere alcuna intenzione di usare la piattaforma che Google ha rilasciato appositamente per i suoi partner desiderosi di entrare nel mercato dei dispositivi indossabili, ma di voler continuare ad usare la sua piattaforma proprietaria.
«Abbiamo già investito tempo e risorse su questa piattaforma – dice Ravi Nookala, capo della divisione mobile di Sony US – e continueremo in questa direzione» Il fatto che Sony non voglia seguire la strada intrapresa da Motorola e LG, per restare fedele al sistema usato per gli attuali SmartWatch (che in ogni caso è basato su Android), appare comprensibile: l’azienda è stata una fra le prime a rilasciare uno smartwatch sul mercato, ed è logico che voglia restare focalizzata sulla sua piattaforma, anche per distinguersi dalla concorrenza. D’altra parte la stessa Samsung che con il Gear originale usava Android, ora vira con il secondo modello verso Tizen, un sistema operativo proprietario.
In ogni caso Sony non chiude del tutto le porte a Big G: «Siamo molto interessati al potenziale di Android Wear per estendere l’esperienza del sistema operativo mobile sui dispositivi indossabili. Anche stiamo concentrati sui nostri dispositivi indossabili, tra cui SmartWatch 2, continuiamo quindi lavorare a stretto contatto con Google come partner chiave, e continueremo a valutare le opportunità per ampliare la nostra esperienza SmartWear». In pratica non è da escludere che in futuro non possano emergere altri prodotti Sony, probabilmente non appartenenti alla famiglia SmartWatch, che useranno Smartwear