«Semplicemente false». Sundar Pichai, Senior Vice Presidente Android, Chrome & Apps di Google ha liquidato così le insistenti indiscrezioni che ormai da mesi si rincorrevano sulla volontà del colosso di Mountain View di accaparrarsi il popolare servizio di messaggistica istantanea che, alla fine, è finito nel portafoglio di Facebook per la cifra record di 19 miliardi di dollari. Pichai lo ha affermato durante un convegno nello stand di Android al Mobile World Congress in corso in questi giorni a Barcellona. «WhatsApp è sicuramente un prodotto interessante», ha detto Pichai, che ha ammesso che Google in passato ha avuto diversi contatti con la società per sondare la possibilità di collaborazione su progetti specifici. Ma ha però ribadito come «non ci sia mai stata volontà di acquisire la società».
Eppure i rumors della stampa specializzata nei mesi scorsi erano stati numerosissimi: i primi già nella scorsa primavera, quando si parlava di un’offerta da un miliardo di dollari, poi ancora solo qualche giorno fa – con Zuckerberg che ormai aveva messo a segno il colpo -, quando si era parlato di un’offerta da dieci miliardi, poi saltata per perché non era previsto alcun ruolo Jan Koum, Ceo e fondatore di WhatsApp, nel consiglio di amministrazione di Big G. Infine si era parlato di un’offerta pari a quella di Facebook, che poi l’avrebbe avuta vinta.
In ogni caso, WhatsApp e la sua discussa acquisizione da parte di un colosso del web – sia esso Google o Facebook – sono tra gli argomenti caldi al Mobile World Congress, con diverse preoccupazioni riguarda alla privacy e alla capacità, da parte dell’azienda, di mantenere le peculiarità che hanno convinto mezzo miliardo (per ora) di utenti a sceglierla. Proprio riguardo a questo punto solo pochi giorni fa Koum si era sentito in dovere di rassicurare tutti: «Nessuna nuova strategia – aveva detto proprio al MWC di Barcellona -, sulla nostra app continuerà non esserci pubblicità. E resteremo indipendenti da Facebook».