Lo scorso anno di questi tempi si favoleggiava del lancio di iWatch, un dispositivo Apple che avrebbe dovuto fare da ponte tra iPhone e il polso, avendo l’aspetto di un vero e proprio “orologio”. L’orologio con la Mela non si vide, ma Samsung lanciò, apparentemente molto di fretta, Gear, che dell’orologio ha tutte le caratteristiche. Ora che i media hanno inquadrato meglio iWatch, mentre ormai più nessuno lo immagina più come un semplice prolungamento di uno smartphone al polso, ma come una smartband, utile specialmente per monitorare attività fisica e salute, ecco che si comincia a vociferare di una smartband Samung.
Dei piani dei coreani parla un media di quel paese che ipotizza il lancio di questo dispositivo nel contesto del Mobile World Congress che si apre lunedì a Barcellona. Galaxy Gear Fit, questo il nome del prodotto, lascia intendere fin dalla sua denominazione quel che farà: competere con altri dispositivi indossabili dedicati allo sport, quali Fitbit, Jawbone, e Nike FuelBand; consentirà insomma agli utenti di monitorare l’attività fisica giornaliera, contando i passi, la distanza percorsa, le calorie bruciate, ed altri dati relativi al moto quotidiano. La stessa fonte rivela che il Galaxy Gear Fit potrebbe non essere dotato di fotocamera così da mantenere basso il prezzo di vendita.
L’idea che Samsung possa provare ad anticipare Apple, arrivando sul mercato con qualche cosa che dovrebbe anticipare e sottrarre visibilità e fattore novità ad Apple, fiaccando l’impatto mediatico del futuro iWatch, è assolutamente credibile visto che è già successo proprio con iWatch; resta da vedere se in assenza di un modello concreto che proponga innovazione, ovvero senza le indicazioni che arrivano da Cupertino, che è ancora distante dal presentare la sua visione su questa sempre più importante nicchia di mercato, Samsung avrà la capacità di proporre qualche cosa che possa fare un salto di qualità all’attuale e già ricchissima offerta.
I dubbi sono legittimi non solo dopo aver visto che cosa è accaduto con il poco entusiasmante Galaxy Gear (di cui dovrebbe arrivare un secondo modello, che dovrebbe colmare le grande lacune del primo) che fu una interpretazione di quel che Samsung pensava sarebbe stato iWatch, ma soprattutto quel che è successo in passato, prima dell’arrivo di iPhone. In quegli anni Samsung produceva validi cellulari, ma non era mai riuscita ad innovare realmente, limitandosi a produrre dispositivi a seconda dei casi, più economici o più ricchi di funzionalità, ma nessuno di questi memorabile o assolutamente originale rispetto ai concorrenti di allora: Nokia, Motorola, LG.