Basis Science specializzata in smartwatch è a caccia di un possibile acquirente e nelle scorse settimane avrebbe avuto colloqui con diverse società potenzialmente interessate nell’operazione: tra queste vengono citate Apple e Google ma anche Samsung e Microsoft. E’ questo quanto riporta TechCrunch a partire da informazioni svelate da alcune persone a conoscenza delle manovre in corso.
Basis Science propone lo smartwatch Basis Health Tracker, a listino a 199 dollari, circa 145 euro, in cui sono stipati numerosi sensori per rilevare i dati principali per salute, sport e benessere, tra cui il battito cardiaco, la temperatura del corpo, le calorie bruciate, la sudorazione, il movimento e i cicli di veglia e sonno. Gli smartwatch creati e proposti da Basis Science, che ha sede a San Francisco, sono considerati tra i più precisi oggi in commercio, mentre il punto debole del prodotto è generalmente considerato il design, caratterizzato da forme squadrate e dimensioni un po’ ingombranti. Un altro punto di forza, oltre alla completezza e precisione delle rilevazioni, è dato dal software di gestione dello smartwatch che raccoglie i dati e li presenta all’utente con prospetti e analisi più approfondite rispetto ai prodotti concorrenti.
Il prezzo esatto per una possibile cessione di Basis Science non è stato definito ma, stando alle voci in circolazione, si tratterebbe di una cessione per un importo inferiore ai 100 milioni di dollari. Apple, da tempo interessata negli smartwatch, potrebbe risultare così un acquirente ideale: le tecnologie e le competenze di Basis Science potrebbero essere sfruttate per il progetto iWatch, anche se non è possibile sapere fino a che punto Cupertino sia alla ricerca di know-how ed esperti esterni: ormai da ben oltre un anno Apple assume direttamente esperti in sensori medicali, in dispositivi indossabili, fitness, sonno e così via. Anche la somma relativamente contenuta, per le ingenti casse di Cupertino, potrebbe essere in linea con le policy di acquisizione di Apple che spesso in passato ha preferito acquisire piccole società specializzate in prodotti o tecnologie rapidamente integrabili nei progetti o nei nuovi prodotti in sviluppo.
Per tutte queste ragioni Basis Science potrebbe risultare un acquisizione più interessante per gli altri big del settore con cui sembra la società abbia avuto colloqui negli scorsi giorni. In prima posizione c’è Google: anche il colosso delle ricerche sembra abbia intenzione di entrare nel promettente mercato dei dispositivi indossabili, anche se prodotto e progetti di Big G in merito non sono ancora chiari. Per quanto riguarda Samsung l’acquisizione di Basis Science potrebbe essere sfruttata per migliorare e potenziare Galaxy Gear: il primo smartwatch della multinazionale coreana è stato criticato non solo per design e aspetto ma anche per la sostanziale duplicazione delle funzioni di uno smartphone al polso dell’utente e per le limitate funzioni offerte in campo fitness e benessere. Infine risulta meno chiaro il possibile interesse di Microsoft per la startup di San Francisco che produce smatwatch: per il momento Redmond è nel campo dei sensori solo per quanto riguarda quelli di movimento sfruttati in Kinect.