Google perde la presa sul mondo Android? L’ultimo report di ABI Research sembra dare ragione a questa ipotesi, là dove, gettando un sguardo sull’ultimo trimestre 2013 sul mercato smartphone dal quale emerge che se è vero che 77 per cento è in mano al sistema operativo di Big G, solo il 52 per cento è rappresentato da dispositivi in qualche modo legati all’ecosistema di Google con il restante 25 per cento rappresentato da versioni indipendenti di Android.
La tendenza di creare sistemi operativi che, come nel caso dei Kindle Fire di Amazon o dell’imminente Nokia X di Nokia, sfruttano il progetto open source di Android per creare un sistema operativo che condivide solo la base software con la versione ufficiale di Google, ma non l’ecosistema, è in crescita, specialmente in Cina. Nel paese asiatico i produttori e gli operatori locali hanno sviluppato numerosi sistemi operativi personalizzati partendo da Android.
Viste le percentuali, il fatto che un dispositivo Android su tre sia slegato dall’ecosistema di Google rappresenta certamente un problema con cui Mountain View deve fare i conti e nei confronti del quale Google sembra stia già correndo ai ripari con un più stretto accordo con Samsung. Se si dovesse diffondere ancora più questa tendenza, l’azienda di Sunnyvale sarebbe nei guai perchè i profitti generati dai cellulari Android passano per i servizi installati di default sul sistema operativo.
Dal rapporto emerge anche un altro aspetto interessante, slegato dalle problematiche che preoccupano Google: Windows Phone vede un crescita significativa anno su anno in termini di unità, ma il sistema operativo di Microsoft ha sempre la stessa quota mondiale; questo significa che Redmond cresce alla setssa velocità del mercato, il che è un aspetto preoccupante. Le cose vanno meglio per Apple che passa dal 15 per cento del 2012 al 18% del 2013, segnando un incremento del 7 per cento anno su anno.