In iOS 8 dopo Passbook, arriverà anche Healtbook. Un’applicazione studiata per raccogliere ed organizzare una serie di informazioni relative allo stato fisico e biologico dell’utente di iPhone, sarebbe, dice 9to5 Mac che all’argomento ha dedicato questa notte un lungo articolo, l’elemento più distintivo del nuovo sistema operativo.
Healthbook nascerebbe nel contesto del progetto che Apple sta coltivando per il lancio di iWatch di cui rappresenterebbe la componente residente su iPhone, destinata a fare da interfaccia tra l’utente e i sensori che Apple integrerà nel dispositivo da polso. Qui finiranno informazioni come chilometri percorsi in una giornata, scalini saliti, calorie consumate, battito cardiaco, ma il suo scopo potrebbe anche essere quello di supportare una serie di sensori avanzati e non integrati in iWatch dai quali avremo pressione sanguigna, livello di glucosio nel sangue. L’applicazione avrebbe anche lo scopo di ricordare il momento in cui sarà necessario prendere un medicinale o di seguire particolari terapie. Sarebbe stata proprio una discussione intorno ad Healthbook la ragione per cui Apple ha inviato Jeff Williams e Bud Tribble, due suoi manager, a discutere con la Federal Drug Administration, un importante ente americano che regola la commercializzazione di farmaci e alimentari negli USA e dipende dal dipartimento della salute.
Che Apple abbia iniziato a lavorare ad un progetto che sposterà l’attenzione nel settore della salute e del benessere personali, è stato reso evidente in più occasioni nel corso degli ultimi mesi e in particolare dall’assunzione di specialisti ed ingegneri che hanno operato nel settore dei sensori, siano essi quelli per la salute vera e propria che nel campo dell’attività fisica. Tra gli altri ricordiamo in primo piano Jay Blahnik il “guru” del fitness, l’uomo che ha dato vita con le sue intuizioni al concetto di Fuel Band di Nike, Todd Whitehurst, il vicepresidente di Senseonic, un visionario nel campo dei dei sensori. A libro paga di Apple ci sono anche Ravi Narasimhan, Nancy Dougherty, Michael O’Reilly, tutti personaggi di primo piano nell’ambito dei dispositivi vestibili destinati a rilevare dati biologici. Secondo 9to5 Mac anche Kevin Lynch, Bob Mansfield e James Foster, manager di lunga data di Apple ed impegnati in precedenza sarebbero al lavoro per rendere iWatch un dispositivo polifunzionale, in grado di operare sia come estensione di iPhone che come sistema in grado di rilevare diversi parametri vitali, portandolo a concorrere con una lunga serie di dispositivi e accessori già in commercio e che stanno invadendo il mercato, come dimostrato dall’affollamento di stand dedicati ad essi e allestiti al recente CES.
Tutti questi prodotti sono in larghissima parte compatibili con iPhone ed evidentemente Apple non vuol consentire che il suo dispositivo diventi semplicemente un hub per essi, ma vuol governare la rivoluzione, spuntando profitti sia sull’hardware che, probabilmente, anche sui servizi.